domenica 21 dicembre 2008

CICLO “LEGGERE, RACCONTARE, INCONTRARSI…”

SABATO 24 GENNAIO ore 17,00
Presentazione dell’antologia "Delitti a regola d’arte" tra i cui autori ci sono Stefano Fiori e Bruno Ialuna, che, nell’occasione, presentano i loro libri rispettivamente "Delitto più delitto" e "La donna di Mirò".
Saranno presenti Stefano Fiori e Bruno Ialuna
Edizioni Marco Del Bucchia
Conducono Giuseppe Previti e Cristina Bianchi

SABATO 7 FEBBRAIO ore 17,00
Presentazione della "Antologia Gialla di Toscana" e del romanzo di Laura Vignali "Il dottor Bencistà e il mistero delle tre donne sole".
Edizioni Marco Del Bucchia.
Saranno presenti Susanna Daniele e Laura Vignali.
Conducono Giuseppe Previti e Cristina Bianchi
Entrambi gli incontri si terranno presso l’auditorium della biblioteca San Giorgio – Via Pertini

I GIOVEDI DEL GIALLO

PROGRAMMAZIONE ATTIVITA’ 2009
IN COLLABORAZIONE CON LA BIBLIOTECA S. GIORGIO

a cura di Giuseppe Previti

15 gennaio ore 17
"Il giallo storico e un inquirente del tutto speciale" - conversazione con Leonardo Gori e presentazione del romanzo "La città del sole nero" ed. Rizzoli

12 febbraio ore 17
"Il giallo in salsa padana: una nuova storia del commissario Soneri" - Conversazione con Valerio Varesi e presentazione del romanzo "La casa del comandante" ed. Frassinelli

18 marzo ore 17
"Gli anni del terrorismo visti attraverso gli occhi di un poliziotto" - Conversazione con Marco Di Franco e presentazione del romanzo "La carne e il sangue" ed. Barbera

16 aprile ore 17
"Erano quattro vecchietti al bar" - Conversazione con Marco Malvaldi e presentazione del romanzo "Il gioco delle tre carte" ed. Sellerio

21 maggio ore 17
"Commissari reali e commissari de plume a confronto" - conversazione con Michele Giuttari e presentazione del romanzo "Il basilisco" ed. Rizzoli

sabato 20 dicembre 2008

PROGRAMMAZIONE TRASMISSIONE TELEVISIVA GIALLO PISTOIA TVL

Sabato 10/1 Speciale "Dedicato alle cene con delitto" con Fabio Baronti della Compagnia delle Seggiole di Firenze
Sabato 17/1 Speciale dedicato agli scrittori pistoiesi di giallo e noir che saranno presenti in studio
Sabato 24/1 Leonardo Gori presenta il suo ultimo romanzo "La città del sole nero"
Sabato 31/1 Enzo Fileno Carabba presenta il suo ultimo romanzo "Le colline oscure"
Sabato 7/2 Oscar Montani presenta il suo ultimo romanzo "Mala tempora"
Sabato 14/2 Marco Stilci presenta il suo ultimo romanzo "Oscuro delitto invia delle Tre Madonne"
Sabato 21/2 Valerio Varesi presenta il suo ultimo romanzo "La casa del comandante"
Sabato 28/2 "L'importanza dei traduttori nel successo degli scrittori di gialli"
-Incontro con Silvia Cosimini, traduttrice dall'islandese dei romanzi di Arnold Indridason
Le trasmissioni sono curate e dirette da Giuseppe Previti e Stefano Fiori con la collaborazione dell’Associazione Amici del Giallo Pistoia

martedì 16 dicembre 2008

LO SCRITTORE CAMPANO NICOLA VERDE SI AGGIUDICA IL PREMIO EDITORIA INDIPENDENTE DI QUALITÀ




A noi dell’Associazione del Giallo di Pistoia fa particolarmente piacere la recente
affermazione dell’amico Nicola Verde a cui è stato assegnato il Premio Editoria
Indipendente di Qualità 2008, nella sezione Giallo, con il romanzo "Un'altra verità"
pubblicato dall'editore palermitano Dario Flaccovio. Il riconoscimento è stato
assegnato all'unanimità da 150 giurati.
Nicola è stato recentemente finalista al premio Giallo Mediterraneo con il suo ultimo
romanzo “Le segrete vie del maestrale”, uscito per Hobby e Work
Nicola Verde è conosciuto dai soci e appassionati del genere noir essendo venuto lo
scorso anno proprio a Pistoia, in occasione di una trasmissione su TVL, per
presentare il romanzo “Un’altra verità”.
A suo tempo gli feci un’intervista che è stata pubblicata su questo stesso blog e su
Thriller Magazine.
Qualche riga di presentazione di “Un’altra verità” (dalla scheda pubblicata sul sito
della casa editrice Flaccovio)
“Narciso Aggius, un servo pastore di Tonneddu Corrias, ricco possidente di Bonela,
viene trovato ucciso. Carmine Dioguardi, maresciallo dei carabinieri, è coinvolto in
una nuova e difficile indagine. Ma Narciso è un povero orfano ritardato o, invece,
come le chiacchiere sussurrano, è il figlio bastardo di Antonia Muscau, moglie di
Tonneddu?
Gesuino, il figlio naturale di Tonneddu Corrias, può entrarci con quella morte? Sua
moglie Chiarella, guarda caso, ha una relazione adulterina proprio con Narciso.
Soltanto con lui, oppure con qualcun altro all’interno della stessa famiglia? Fino a
che punto l'onore deve essere salvato?
Dioguardi camminerà incerto tra storie crude e disagi personali, in un anno, il 1969,
che vide il rapimento e l’assassinio Lavorini e i fatti di Pratobello.
Fino al risultato finale, dove si scoprirà che niente è come sembra.
Dalla prefazione di Marcello Fois: "Determinare personaggi e territori illuminati da
autocoscienza e sentimento di appartenenza fa la differenza tra scrivere di un posto
per approdare a tutti i posti, e scrivere dei posti per approdare al lettore. Nicola Verde
questa differenza la conosce bene".
Un’anticipazione: il 28 gennaio Nicola Verde sarà alla libreria Melbook di Firenze
per presentare “Le segrete vie del maestrale”.
Coordinano Graziano Braschi e Giuseppe Previti.
Susanna Daniele

venerdì 28 novembre 2008

CENA CON DELITTO A SPAZZAVENTO

Mercoledì 3 dicembre alle 20,30 al ristorante la Torretta in località Spazzavento (Via prov.le Lucchese 488) La Compagnia delle Seggiole di Firenze e l'Associazione Amci del Giallo Pistoia propongono il Radiogiallo di Ellery Queen "L'indizio invisibile".
Gli spettatori-commensali sono invitati a svelare il nome dell'assassino rispondendo ad un questionario. Tra quanti avranno indovinato verrà estratto un vincitore che avrà diritto ad un omaggio. Il menu è fisso. E' necessaria la prenotazione. Tel 0573/572434
Buon appetito e buon divertimento

ROSA E NERO

Cosa viene fuori dal miscuglio dei due colori? Penso un rosso cupo, proprio come quello del cuore trafitto da un pugnale nel manifesto del COURMAYEUR NOIR INFESTIVAL 2008, appuntamento dedicato al noir in letteratura e nel cinema.
Quest’anno c’è una notizia che mi riempie di entusiasmo e che comunico ai (forse) pochi ma (sicuramente) buoni lettori/lettrici del blog.
Quest’anno il premio dedicato a Raymond Chandler verrà attribuito alla scrittrice di novelas nigras Alicia Gimenez-Bartlett. Una donna dopo tantissimi uomini, soprattutto anglosassoni. L’unica donna premiata è stata P.D. James.
Chi mi conosce sa che sono contraria alle quote rosa in scrittura, anzi, le considero un segno di implicita debolezza.
Ma in questo caso non è solidarietà femminile quello che mi muove a scrivere queste poche righe ma il piacere di vedere attribuito un prestigioso premio italiano a un’autrice che stimo molto, anche da un punto di vista umano. Ricordo con piacere la sua estrema disponibilità a rispondere alle domande di chiunque alla fine dell’intervista alla fiera internazionale del libro di Torino nel 2007, la sua pazienza nell’intrattenersi con una folla di lettori che la sommergevano letteralmente.
E poi, come dimenticare i personaggi "seriali" che sono usciti dalla sua penna: Petra Delicato e Fermin Garzon? Li ho amati fin dal primo romanzo in cui mi sono imbattuta per caso, visto sugli scaffali di una libreria. Imprevedibili e forse anche poco aderenti a una realtà poliziesca, possiedono una loro realtà letteraria e uno spessore psicologico che li fa amare a prima vista.
Un po’ la invidi, quella Petra, così piena di contrasti e di rovelli, lunatica e impossibile, che perde e si rimette in gioco senza stare a leccarsi le ferite, che ha tanti amori e tanto successo da riuscire a dipanare ogni matassa, sia quelle del cuore che quelle del lavoro; un po’ ti fa tenerezza Garzon, con quella sua fame atavica e quella bonarietà con cui guarda ogni cosa.
A rendere interessanti i romanzi della Bartlett basterebbero le tematiche sociali della Spagna moderna indagate e raccontate attraverso lo schema del romanzo poliziesco.
Alicia è però un’autrice a tutto tondo. Di lei ricordo anche i romanzi che niente hanno a che vedere con il poliziesco ma che penetrano negli angoli più nascosti dell’animo umano. Uno per tutti: "Vita sentimentale di un camionista".
Congratulazioni, Alicia, e lunga vita alla regina delle novelas nigras!
Susanna Daniele

sabato 22 novembre 2008

PROGRAMMAZIONE TRASMISSIONI A TVL NEL MESE DI DICEMBRE

6 dicembre - appuntamento con il cinema a cura di Maurizio Tuci con "Il Terzo uomo" di Orson Welles
13 dicembre - presentazione del libro "Il gioco della morte" di Mario Pinzi, ed. Cambiamenti
20 dicembre - presentazione dell’ antologia "Crimini di regime"- ed.Laurum interverranno Graziano Braschi e Sergio Calamandrei.

"Giallo Pistoia TVL" è condotta da Giuseppe Previti e Stefano Fiori con la collaborazione di Susanna Daniele, Cristina Bianchi, del G.A.D. di Pistoia, della libreria Librolandia e degli Amici del Giallo di Pistoia.

mercoledì 19 novembre 2008

"Alla nostra Susanna Daniele il premio Carabinieri in Giallo 2008"

L'associazione Giallo Pistoia è orgogliosa di comunicare che la socia Susanna Daniele, giornalista e scrittrice pistoiese, ha vinto il terzo premio al prestigioso concorso nazionale di narrativa poliziesca "Carabinieri in giallo" bandito annualmente dall'Arma. I premi saranno consegnati a Roma dal magistrato-scrittore Giancarlo De Cataldo. Della giuria fanno parte inoltre Giovanni Bianconi, giornalista e scrittore, Carlo Degli Esposti, produttore, Massimo Lugli, giornalista e scrittore, Federica Sciarelli, scrittrice e conduttrice di "Chi l’ha visto?", Laura Toscano, scrittrice, autrice della serie televisiva"Il maresciallo Rocca."
Il racconto vincitore, "La settima stagione", sarà pubblicato nel numero di marzo del mensile "Il carabiniere" e in un'antologia della collana I Gialli Mondadori che raccoglierà tutti e dodici i racconti selezionati.
La storia narrata da Susanna si svolge nel mondo dei falsari d'arte e protagonista è un colonnello del nucleo per la Tutela dei beni culturali.
Giuseppe Previti

venerdì 17 ottobre 2008

SERATA GASTRONOMICOLETTERARIA

IL 23 OTTOBRE PRESSO L'ENOTECA "DA DAVIDE" IN VIA CARDUCCI 37 A PISTOIA PRIMA SERATA CONVIVIALE DELL'ASSOCIAZIONE GIALLO PISTOIA
PARTECIPA LA SCRITTORE SARZANESE ALESSANDRO ZANNONI
APERTO A CHIUNQUE SIA APPASSIONATO DI LETTERATURA POLIZIESCA E NOIR
IL MENU E' SEGRETO.
PRENOTARE TELEFONANDO AL 0573 - 25600 ENTRO IL 21 P.V.

CONCORSO LETTERARIO PER SOLE DONNE


BANDI DI CONCORSO del PREMIO EUROPA 2009 per Narrativa poliziesca e noir riservato ad autrici di ogni età e nazionalità (solo donne)

Organizzato dal Gruppo Internazionale di Lettura e dalla Libera Accademia Galileo Galilei di Pisa in collaborazione con www.cattivabambina.it, con Editrice Laurum, con la libreria PUNTO EINAUDI di Pisa, con il patrocinio di Comune di Pisa e Regione Toscana.
Scadenza: 31 dicembre 2008.
SEZIONE NARRATIVA EDITA
Ogni concorrente può partecipare con uno o più RACCONTI di genere poliziesco e noir (giallo tradizionale, horror, gotico…) pubblicati su riviste o libri scritti in lingua italiana o con traduzione in italiano purché stampati dopo l'anno 2004. L'argomento è libero. I racconti dovranno essere spediti in 5 copie* a: Segreteria Premio Europa 2009 c/o Franco De Rossi Via Silvestri 19 56125 PISA. I romanzi non saranno ammessi in concorso.
Ogni partecipante deve obbligatoriamente unire agli stampati una busta contenente i propri dati anagrafici, l'indirizzo (anche quello e-mail) e il numero telefonico oltre ad una sua breve biografia. L'invio dei materiali di cui sopra sarà a carico dei partecipanti e dovrà avvenire entro e non oltre il 31 dicembre 2008. I materiali inviati non saranno restituiti.
Per la partecipazione al concorso NON E' PREVISTA QUOTA D'ISCRIZIONE.
Le decisioni della Giuria sono insindacabili e la semplice partecipazione al concorso implica la totale e incondizionata accettazione del presente regolamento. I nomi dei componenti della giuria saranno resi noti soltanto al momento della premiazione. La concorrente vincitrice della sezione Narrativa Edita verrà avvertita direttamente dalla segreteria del Concorso. Alla concorrente 1° classificata durante la cerimonia di premiazione verrà consegnato un buono libri del valore di 50 Euro, un astrolabio, simbolo della Libera Accademia Galileo Galilei, opera dell’artista Vittorio Minghetti. Alla vincitrice e ad un numero limitato di concorrenti che la giuria deciderà eventualmente di segnalare sarà data la possibilità di partecipare in qualità di ospiti al ciclo di incontri organizzati dall’associazione culturale Arcadia insieme al Comune di Pisa dal titolo “Il delitto si addice a Eva”**. La giuria si riserva di segnalare una o più concorrenti della sezione Narrativa Edita.*se si tratta di racconti pubblicati su riviste sono accettate 5 copie fotostatiche del racconto e una copia della copertina del periodico. Nel caso di racconti pubblicati in volume si accettano 5 copie fotostatiche purchè accompagnate da un'ulteriore copia della copertina e del colophon indicante i dati di pubblicazione (anno, luogo, stampatore...) del libro.
SEZIONE NARRATIVA INEDITA
Ogni concorrente può partecipare con uno o più racconti di genere poliziesco e noir (giallo tradizionale, horror, gotico…). L'argomento è libero. I racconti dovranno essere spediti in 5 copie dattiloscritte in forma anonima a: Segreteria Premio Europa 2009 c/o Franco De Rossi Via Silvestri 19 56125 PISA. Ogni partecipante deve obbligatoriamente unire ai dattiloscritti una busta contenente i propri dati anagrafici, l'indirizzo (anche quello e-mail) e il numero telefonico oltre ad una sua breve biografia. L'invio dei materiali di cui sopra sarà a carico dei partecipanti e dovrà avvenire entro e non oltre il 31 dicembre 2008. I materiali inviati non saranno restituiti. Per la partecipazione al concorso NON E' PREVISTA QUOTA D'ISCRIZIONE.
Le decisioni della Giuria sono insindacabili e la semplice partecipazione al concorso implica la totale e incondizionata accettazione del presente regolamento. I nomi dei componenti della giuria saranno resi noti soltanto al momento della premiazione. La concorrente vincitrice della sezione Narrativa Inedita verrà avvertita direttamente dalla segreteria del Concorso. Alla concorrente 1° classificata durante la cerimonia di premiazione verrà consegnato un buono libri del valore di 50 Euro, un astrolabio, simbolo della Libera Accademia Galileo Galilei, opera dell’artista Vittorio Minghetti. L'opera vincitrice e quelle eventualmente segnalate dalla giuria della Sezione Narrativa Inedita verranno pubblicate in una antologia edita da “Editrice Laurum” (con regolare distribuzione in libreria) con una prefazione del noto critico del giallo Luca Crovi (conduttore della trasmissione radiofonica di RadioRai2 “Tutti i colori del giallo”). I racconti dell'antologia saranno riprodotti per gentile concessione degli autori. Alla vincitrice e ad un numero limitato di concorrenti che la giuria deciderà eventualmente di segnalare sarà data la possibilità di partecipare in qualità di ospiti al ciclo di incontri organizzati dall’associazione culturale Arcadia insieme al Comune di Pisa dal titolo “Il delitto si addice a Eva”**.**si tratta di un ciclo di incontri culturali giunto alla sua quinta edizione in cui, ospiti di prestigiosi salotti privati cittadini aperti al pubblico nel mese di Marzo 2009, si parlerà di letteratura gialla al femminile, ma non solo, anche con l’intervento di alcuni noti giallisti.
PER ENTRAMBE LE SEZIONI VALE QUANTO SEGUE
Lunghezza massima delle opere ammesse in concorso: 15 cartelle da 30 righe per 60 battute (max 27.000 caratteri spazi inclusi per racconto). Secondo la normativa della legge 675/96, la segreteria del Premio Europa informa che i dati personali degli autori verranno trattati esclusivamente ai fini del Concorso. Nello spirito internazionalista del Premio verranno premiate fuori concorso anche scrittrici di altri paesi europei.
La cerimonia di premiazione avrà luogo sabato 7 Marzo 2009 (mese che tradizionalmente il Comune di Pisa dedica alla donna), alle ore 17.00, nella Sala delle Baleari di Palazzo Gambacorti, in Piazza XX Settembre, a Pisa alla presenza dei giurati, di Luca Crovi e di altri illustri ospiti. Per ulteriori informazioni contattare la segreteria del Premio telefonando allo 050/49093 o inviando una e-mail all’indirizzo premioeuropa@tele2.it. Info on-line su www.cattivabambina.it .

giovedì 2 ottobre 2008

Un autore francese molto interessante: Jean Echenoz

Jean Echenoz, Me ne vado, traduz, di Stefana Paganoni, Einaudi,1999
IL romanzo non è certo una novità editoriale ma forse lo è l’autore, presente al festivaletteratura di Mantova del 2008.
E’ stata una piacevole sorpresa per l’originalità dello stile e per il modo di narrare. Echenoz mixa vari generi letterari, li amalgama, li fonde e il prodotto che esce è molto interessante. Si tratta di un romanzo che è insieme di viaggio, con la narrazione di un viaggio sul Mar Glaciale Artico, di avventure erotico-sentimentali perché Ferrer, il protagonista, somiglia molto a Bertrand de "L’uomo che amava le donne" di Truffaut, c’è un furto di opere d’arte da cui si diparte un’indagine di polizia, uno scambio d’identità, insomma una trama da polar.
E poi c’è il personaggio Ferrer, complesso e contraddittorio, sempre in fuga da se stesso, descritto nelle sue azioni come se fosse seguito costantemente da una macchina da presa.
Tutti gli elementi e i generi letterari sono tenuti insieme da una prosa poetica che da sola basterebbe a fare di "Me ne vado" un bel romanzo. Non a caso Echenoz vinse nel 1999il Premio Goncourt.
In precedenza Echenoz aveva pubblicato "Un anno" in cui sviluppa una trama con tre personaggi che poi riprende in "Me ne vado", in un gioco di specchi e di rimandi davvero curioso.
Susanna Daniele

Un nuovo giallista italiano: Maurizio Di Giovanni e il suo commissario Ricciardi

Maurizio Di Giovanni, Il senso del dolore - L’inverno del commissario Ricciardi, Fandango, 2007
E’ il primo di una quadrilogia che lo scrittore napoletano dedica alla sua creatura di carta, il commissario Ricciardi. La vicenda narrata ne "Il senso del dolore" si svolge in inverno, l’inverno stagionale e l’inverno della dittatura che rimane sulla sfondo ma si fa ugualmente sentire attraverso alcuni personaggi secondari come il vicequestore.
Siamo nel 1931 in una Napoli quasi spettrale, fredda e battuta dal vento, descritta con un’atmosfera. Una Napoli miserabile, disperata, cupa e senza speranza. Non viene descritta una città mediterranea ma una città "noir".
C’è un assassinio cruento nel tempio della lirica partenopea, il regio teatro S. Carlo. Si tratta di un’indagine classica in cui l’enigma è risolto a tempo di record. La trama poliziesca è ben costruita ma quel che più caratterizza il primo romanzo delle serie è proprio la figura del commissario un trentenne di nobili origini e di notevoli disponibilità economiche, un signore, quindi, che sceglie di lavorare in polizia per dare un senso al dolore che sente inflitto alle vittime. E’ un personaggio del tutto atipico nel panorama delle figure dell’investigatore "classico" per una sua caratteristica che è bene non svelare. L’umana pietas lo pervade anche nella ricerca del colpevole perché, sembra dire l’autore, anche gli assassini sono delle vittime. Tutte le azioni umane si riconducono "alla fame, all’amore, all’odio, al dolore". E anche l’amore non riscatta ma è fonte di perdizione.
Più che la ricostruzione storica del periodo sembra che interessi all’autore l’indagine psicologica dei personaggi e del motivo delle loro azioni. Forse una minore insistenza sul "senso del dolore" che il commissario sembra provare in ogni istante della sua vita ne farebbe un personaggio con più sfaccettature e quindi più "umano".

Susanna Daniele

giovedì 25 settembre 2008

L’INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DELL’OGGETTO

INAUGURAZIONE 20 SETTEMBRE 2008 ore 17:00
20 SETTEMBRE -5 OTTOBRE 2008
FRANCO BARONI - VINCENZO BURLIZZI - PAOLO FRANCESCONIERIKO KITO - ALDO LONDI - DORIANO MINGOZZI
Presso Centro Espositivo ex-Fornace Pasquinucci Piazza Dori - Capraia Fiorentina
Venerdì 26 Settembre ore 21,45
COSE DA NON DIRE – Presentazione del libro di Simone Togneri:
Introduzione a cura di Giuseppe Previti, direttore di
Giallo Pistoia TVL
Letture a cura di Priscilla Baldini
Venerdì 3 Ottobre ore 21,45
CHI HA UCCISO LA BELLA ELVIRA - di Riccardo Cardellicchio.
Spettacolo teatrale con Andrea Giuntini, Voce Recitante;
Gloria Grazzini, Voce; Paola Casazza, Chitarra e organetto
Domenica 5 Ottobre ore 17,00
"PARMA, DEL GIALLO E DI ALTRI COLORI"
Incontro con Valerio Varesi (autore dei romanzi dai quali è
tratta la serie TV "Nebbie e delitti" trasmessa su RAI2).
Video-installazione di Daniela Corsini
Introduzione di Paolo Boschi, Anna Pampaloni, Marco Vichi
In collaborazione con la Libreria Mondadori di Empoli.
Durante gli eventi si terranno degustazioni di vino
e prodotti tipici locali a cura di Marzi e Fulignati
Delitti in Orario: Feriali 17,00–19,30; Festivi 10,00–12,0

venerdì 19 settembre 2008

PROGRAMMAZIONE TRASMISSIONE TELEVISIVA GIALLO PISTOIA TVL

27 Settembre "Tre storie ingannevoli" di Livio Macchi, ed. Del Bucchia
4 Ottobre "Il cinema e il giallo" a cura di Maurizio Tuci che presenterà "Ascensore
per il patibolo" di Louis Malle.
11 Ottobre "Un tranquillo paese di montagna" di Carlo Flamigni ed. Sellerio
18 Ottobre "Undici delitti in attesa di verità" di Mario Spezi ed.Mursia
Con l'autore parleremo anche del suo grande successo americano "The Monster of Florence"
25 Ottobre "Biondo 901"di Alessandro Zannoni ed. Perdisa
1 Novembre Susanna Daniele e Elena Torre ci parleranno del più importante Festival di letteratura in Italia: Mantova con interviste e curiosità sui giallisti di tutto il mondo che vi hanno partecipato. Elena Torre ci parlerà anche del suo ultimo libro, "L'ultimo Sileno" dedicato a Giorgio Gaber ed. Sassoscritto
8 Novembre "Gli interessi in comune" di Vanni Santoni ed. Feltrinelli
15 Novembre "La bambina di pietra" di Rossella Martina ed. Del Bucchia
22 Novembre "Unico denominatore" di Marco Masi ed. Sassoscritto
29 Novembre "Per nessun motivo"(titolo provvisorio) di Marco Vichi ed. Rizzoli
La trasmissione "Giallo Pistoia TVL" è condotta da Giuseppe Previti e Stefano Fiori con la collaborazione di Susanna Daniele, Cristina Bianchi, del G.A.D. di Pistoia, della libreria Librolandia e degli Amici del Giallo di Pistoia.

sabato 13 settembre 2008

Seconda e ultima puntata del diario mantovano

Mantova, 6 settembre
La giornata comincia nel Cortile della Cavallerizza, strapieno per Anne Holt, signora norvegese dalle molte vite professionali. L’intervistatore è Gianrico Carofiglio.
Giornalista televisiva specializzata sul calcio, poliziotto, avvocato, ministro della giustizia, scrittrice di sei romanzi di successo. Esordisce come autore di crime storys nel 1993 e crea due serie di polizieschi: una con protagonista Hanne Wilhelmsen e l’altra con la coppia di investigatori Inger Hohanne Vik e Yngvar Stubo. In Italia è stato pubblicato nel ‘99 Sete di giustizia da Hobby & Work e Quello che ti meriti nel 2008 da Einaudi.
Carofiglio introduce e passa subito la parola all’autrice temendo di cadere nell’errore di coloro che parlano di se stessi invece di presentare l’ospite.
Già con il primo argomento si entra nel vivo: quali sono gli schemi letterari del giallo.
La Holt dice che per semplificare la formula del giallo è ordine-caos-ordine ed è una formula in comune con la narrativa per bambini. In fondo, aggiunge, i gialli sono narrativa per adulti con le stesse caratteristiche di quella per bambini. Se da una parte la formula sembra semplice, per stupire il lettore le regole devono essere infrante.
Carofiglio chiede come è il processo di ripulitura e limatura dei romanzi, prima di consegnarli all’editore. Anne Holt dice che li fa leggere a un piccolo gruppo di lettori, alcuni professionali, come l’editor della casa editrice, altri no, sono amici. Il gruppo cambia ogni volta. Sulla base delle loro osservazioni apporta le modifiche e i tagli. In genere alleggerisce il libro di circa 150 pagine.
Carofiglio le chiede quali sono secondo lei le caratteristiche del giallo nordico.
"E’ caratterizzato da un certo realismo, da una critica della società. I personaggi non sono degli eroi ma delle persone comuni. La prima serie che ho scritto ha per protagonista una donna con seri problemi psichici. In "Quello che ti meriti" le protagoniste sono donne normali, con i problemi familiari e personali comuni a tutti. "E’ difficile parlare di quello che va bene, perché il rischio è di annoiare il lettore, mentre è molto più facile raccontare l’anormalità, la devianza."
Carofiglio chiede la differenza fra il giallo nordico e quello mediterraneo.
La Holt risponde che nell’area nordica c’è scarso umorismo. Sentimenti come la rabbia, l’emotività, il coinvolgimento sono considerati disdicevoli se espressi in pubblico. Tratta temi come la punizione, il rimorso e i giallisti nordici li hanno fatti propri. Inoltre c’è una certa tradizione epica del nord Europa nel raccontare le storie e il giallo si inserisce in questo filone. E’ una cultura differente: i paesi nordici risentono della cultura protestante.
Alla domanda se crede ci sia compatibilità fra humor e crime story la Holt risponde che c’è sicuramente ma in piccole dosi. A lei non piace la commistione fra genere poliziesco e comicità.
A seguito di una domanda rivolta a Carofiglio sui gusti dell’avvocato Guerrieri si parla dell’identificazione personaggio-autore. La Holt racconta un episodio esilarante: quando scriveva la prima serie di romanzi con protagonista una donna disturbata psichicamente le arrivò una mail in cui un lettore le comunicava che aveva preso appuntamento con una psichiatra indicando giorno e ora.
Siamo a fine e non ho voglia di chiedere il microfono e in fondo la mia non è una domanda ma una riflessione sul processo di identificazione autore-personaggio. Non mi sembra sia così negativo come gli autori lo descrivono perché è la prova che il personaggio è stato scolpito a tutto tondo ed è diventato una creatura, pur di carta, che ha acquisito una vita propria nella fantasia e nella mente dei lettori. Insomma, ci sarebbe da esserne lusingati.
Al teatro Bibbiena c’è un evento che è stato spostato e che rischia di sovrapporsi a un altro ma tant’è, sono qui per correre.
Margherita Oggero e Raffaella Romagnolo a "Donne che scrivono gialli" presentate da Massimo Cirri. Il teatro è gremitissimo e molti vengono rimandati indietro per motivi di sicurezza.
Margherita Oggero, ex insegnate, ha esordito nella narrativa nel 2002 con La collega tatuata da cui èp stato tratto il film di Davide Ferrario "Se devo essere sincera". Sono seguiti altri tre romanzi con protagonista la professoressa investigatrice Camilla Baudino. Per la Rai ha scritto i soggetti per la serie "Provaci ancora prof con Veronica Pivetti come protagonista. L’ultimo libro appena uscito è un’antologia di racconti con varie location "Il rosso attira la sguardo".
Raffaella Romagnolo lavora in una società di consulenza informatica. "L’amante di città" (2007) è il suo primo romanzo ambientato in una realtà paesana.
La prima domanda alle autrici suscita la perplessità delle due autrici. "Esiste uno specifico del giallo al femminile?"
Entrambe rispondono che no, non esistono peculiarità nella scrittura gialla al femminile. Esiste una storia bella e ben costruita e basta. Se proprio si vuole cercare qualche peculiarità può essere l’attenzione a certi particolari minuziosi che sembra insignificanti e invece trascinano le trame. In P.D. James, ad esempio, si riscontra la capacità di cogliere minuzie che gli uomini tralasciano. Facendo un discorso più ampio, continua Margherita Oggero, il racconto, l’oralità, è un tratto tipico della cultura femminile, da sempre.
Si parla piuttosto di pubblico femminile sul versante della lettura perché da sempre le donne leggono di più e in prevalenza letteratura rispetto ad altri generi.
Alcune considerazioni a latere
Ho la fortuna di incontrare Margherita Oggero il giorno dopo, sotto la tenda della Rai da cui Luca Crovi trasmette in diretta "Tutti i colori del giallo". Scambiamo qualche impressione sull’incontro al Bibbiena e ci troviamo d’accordo. "Basta parlare di gialli al femminile, non se ne può più! Era un discorso vecchio anche trent’anni fa." commenta l’ex professoressa torinese.
Neanche a farlo apposta, nell’inserto domenicale del Sole24ore del 7 c’è un articolo di Melania Mazzucco sullo stesso argomento. Riporta un episodio che dimostra come ancora alligni la percezione del genere nella scrittura, ma soltanto per quanto riguarda le donne.
"La scrittrice italiana è per tradizione contemporanea. Nel senso che esiste solo per i contemporanei." E ancora: "L’aggettivo "femminile": tanto ossequiato in società – assume in letteratura una connotazione negativa. Diventa sinonimo di evasivo, consolatorio, zuccheroso."
Anche la Mazzucco, come la Oggero, pensa che ci sia un’editoria "per signore" ma anche "per uomo", entrambe stereotipate ma nel caso della narrativa al maschile questa viene contrabbandata per narrativa di qualità. Secondo la Mazzucco ciò che determina il successo di un libro è il mercato, non il genere.
Ci sono "libri fatti in serie e libri d’artigianato" e questa, conclude l’articolo, è la vera differenza sulla quale discutere.
Lascia il teatro per catapultarmi nel giardino del museo diocesano dove ci sono Leif Persson e Lucarelli. Invece Lucarelli "per disguidi tecnici" (ma che vorrà dire? Come parlano i volontari che presentano gli eventi? Perché non si leggono prima quelle quattro rughe di presentazione?) non ci sarà. Al suo porto una signora che nessuno si premunisce di presentare intervista con molta competenza lo scrittore svedese.
Ex consulente del ministero di giustizia e dei servizi segreti svedesi, Leif Persson oggi è professore di criminologia della scuola nazionale di polizia di Stoccolma. Ha scritto otto romanzi di cui quattro tradotti da Marsilio. Nel 1978 Persson scrive il suo primo libro per far conoscere i metodi delle indagini della polizia.
Nell’ultimo libro apparso "In caduta libera" tratta il tema dell’omicidio politico più famoso della Svezia, quello di Olof Palme, ancora avvolto nel mistero. I suoi romanzi non sono soltanto indagini poliziesche ma contengono elementi noir perché indagano nelle zone oscure della società. Il suo personaggio, Lars Johansson, riapre il caso prima che cada in prescrizione. Il protagonista che indaga e l’autore, suo alter ego, non credono alle coincidenze, alle strane casualità. La documentazione dell’"investigazione più grande nella storia della polizia mondiale",diventa così materiale per un romanzo politico.
In tutti i libri di Persson c’è un personaggio spregevole, un poliziotto volgare e violento e per descriverlo l’autore cambia stile di scrittura.
In piazza Castello c’è Safran Foer intervistato da Gad Lerner. Folla strabocchevole, l’organizzazione fa entrare molte più persone di quelle che possono sedersi e rimaniamo in piedi in tanti.
L’intervista di Lerner è decisamente troppo aggressiva fin dall’anizio. Domande tendenziose,si direbbe in sede giudiziaria.
Esordisce dicendo che vuol sapere se Foer parla come scrive, cioè con le parolacce. Poi ne sottolinea l’aspetto di ragazzo modello che "assomiglia a Harry Potter", infine passa all’analisi dei personaggi, alla struttura narrativa, alla costruzione dei dialoghi. Il ragazzo ha idee chiare sul suo percorso di scrittore che avrà una continuità fra passato e ricerca di se stessi e delle proprie radici, "A metà strada fra storia e sogno, fra Primo Levi e Calvino".
Proprio a proposito della ricerca delle radici si apre un dibattito con Lerner quando gli chiede il motivo per cui a diciannove anni è partito per l’Ucraina alla ricerca delle tracce del paese del nonno e se questa ricerca abbia un senso oggi che entrambi appartengono a un paese in cui si sentono completamente integrati. "Foer risponde che non ci trova niente di eccezionale nel ricercare le proprie radici, anzi si stupisce che il suo interlocutore lo trovi strano. La sorpresa per Foer, non è stata nel ricercare il passato ma nello scriverne. Rivendica non una patria geografica ma "estetica e culturale" e prosegue "Non mi sento cittadino di nessun mondo. Le cose che mi fanno sentire a casa sono portabili: la mia famiglia e i miei libri"
Le risposte alle domande duramente provocatorie sono sempre intelligenti e profonde, quasi filosofiche.
La mia serata finisce nel cortile della cavallerizza per ascoltare Carlo Lucarelli intervistato da Piero Dorfles.
Lucarelli non ha bisogno di presentazioni per un pubblico di appassionati di polizieschi e noir e Dorfles ne ripercorre l’intera opera cominciando da quelle giovanili ambientate fra la fine della guerra e l’armistizio che hanno come protagonista il commissario De Luca. Prosegue poi analizzando la figura del serial killer trattata in un romanzo famosissimo che ha avuto anche una trasposizione cinematografica: "Almost blue" per poi arrivare alla genesi di Coliandro e alla fortuna televisiva del personaggio. Per ultimo Dorfles introduce l’ultima uscita di Lucarelli, "Ottava vibrazione". Si tratta di un giallo storico ambientato a fine ottocento, all’epoca del colonialismo italiano in Eritrea. Si tratta di un romanzo storico con una struttura gialla e per questo motivo ha destato perplessità nella critica.
Dorfles gli chiede come ha fatto a documentarsi sul periodo e Lucarelli rcconta che è stato a Massaia e che ha letto i documenti non ufficiali e i memoriali scritti dai soldati scampati alla disfatta di Adua.
"Italiani cattiva gente" dice Dorfles a proposito dei protagonisti del romanzo, con pochissime eccezioni. Lucarelli risponde che ha voluto mettere in luce il lato oscuro degli italiani del periodo. Il romanzo, aggiunge, per metà è un poliziesco perché c’è la figura di un carabiniere travestito da soldato che indaga, per metà è un noir perché rappresenta una certa realtà italiana.
L’intervento si fa interessante quando Lucarelli comincia a parlare della struttura del romanzo giallo e cita Glauser secondo cui il giallo è un "ottimo mezzo per dire cose sensate". Secondo Lucarelli il giallo è scrivere intorno a un mistero e per svelarlo devono essere messe in scena le possibili ipotesi di spiegazione dei fatti. A un lettore che gli domanda la differenza fra giallo e noir Lucarelli risponde che fino a qualche anno fa si trattava di un giallo quando rispondeva alla domanda "Chi è stato" e di un noir nel caso ci si chiedesse "Cosa sta succedendo". Ad oggi non sa rispondere perché si assiste a una commistione dei generi nello stesso autore e talvolta all’interno della stessa storia.
Mantova 7 settembre
Siamo a fine festival e l’ultimo appuntamento è con Maj Sjowall nel cortile di palazzo d’Arco. La intervista Paolo Zaccagnini.
E’ la decana del giallo svedese. Insieme al marito Per Wahloo ha scritto dieci libri dal 65 al 75 con protagonista Martin Beck e la squadra della polizia di Stoccolma. Il successo della serie superò i confini della Svezia e furono tradotti in molte lingue, alcuni della serie anche in italiano. Sellerio li sta stampando tutti. Maj Sjonwall ha continuato a scrivere a quattro mani "La donna che sembrava Greta Garbo", pubblicato da Hobby & Work e Intermezzo danese". Negli ultimi anni Maj Sjowall si è dedicata alla traduzione delle giallista Anne Holt e Gretelise Holm.
Maj Sjowall racconta come nacque la serie dei gialli a quattro mani. Lei e Per lavoravano in una società editoriale ed erano insoddisfatti di quello che si scriveva all’epoca di narrativa poliziesca. Erano tutte storie di ambientazione borghese con detective privati sul tipo di quelli creati dalla penna di Agatha Christie. Loro volevano dare un’immagine reale della società svedese dell’epoca, e volevano mettere sotto accusa la socialdemocrazia che, a loro avviso, stava tradendo la classe lavoratrice perché era un capitalismo mascherato.
Perché ha scelto una squadra di poliziotti che indaga e non uno solo?
Non è realistico che uno lavori singolarmente; l’eroe positivo è il gruppo. Il personaggio Martin Beck è stato creato dalla critica successivamente.
Perché l’ eroe è sempre così triste e disperato, con una famiglia che c’è ma è come se fosse inesistente?
Volevamo ricreare la situazione di un poliziotto che non ha una vita facile e un lavoro non allegro. E’ triste e depresso perché paga il prezzo per essere un poliziotto umano ed empatico. E’ un po’ come Maigret, che non è mai contento quando scopre il colpevole e lo deve arrestare.
Fu capito allora che i vostri erano romanzi di critica alla socialdemocrazia?
All’inizio non fu un successo, avevamo perso tanti lettori fra le signore di una certa età che erano abituate ai gialli classici. Poi acquistammo lettori fra i giovani impegnati della sinistra. Erano gli anni della guerra del Vietnam.
Come scrivevate?
Per si stava separando dalla moglie e abitava in albergo. Lasciava dei fogli bianchi su un tavolo per me per verificare se saremmo stati capaci d’inscrivere insieme. Il primo libro, Roseanne, è nato su un battello turistico che faceva un giro su un canale. Allora stavamo già insieme e vidi che sul battello c’era una bella americana sola e Per la guardava spesso. Io gli dissi "Quella la uccidiamo". A parte l’aneddoto, avevamo lo stesso bagaglio culturale e le stesse idee politiche. Abbiamo lavorato molto al primo libro perché dovevamo decidere lo stile, ma siamo partiti subito con l’idea di creare una serie pensata per un gruppo di personaggi.
Perché dovevano essere dieci libri?
Li avevamo pensati uno per ogni tipo di crimine, poi ci doveva essere l’evoluzione dei personaggi.
Da dove prendevate l’idea?
Non c’era nessuno schema fisso nelle trame. Avevamo visto un tassista e ci venne in mente di farne il protagonista de "L’uomo abominevole".
Lei è riconosciuta l’antesignana del genere poliziesco scandinavo.
S’, ma oggi la diffusione del genere è dovuta a ragioni di mercato.
Quali erano le vostre letture di riferimento?
I grandi americani come Chandler e Hammet ma anche Simenon.
Molti vostri libri sono stati trasposti in film. E’ famoso "Il poliziotto che ride" di Rosenberg con W. Mattau ambientato a San Francisco. Siete rimasti convinti di quest’operazione?
Non molto perché W. Mattau non aveva una faccia adatta la personaggio. Anche "L’uomo sul tetto" è diventato un film con sceneggiature scritte da altri.
Girello un po’ per il centro comprando dolci mantovani da portare a casa. Sotto la tenda Scintilli che Lucarelli che parla ma è talmente gremita che non ci sono neanche posti in piedi. Seguo, sempre in piedi, la trasmissione di in diretta di Fahrenheit. Si parla di scuola con Piergiorgio Odifreddi, il maestro Marco Rossi Doria e Eraldo Affinati.
L’appuntamento è per l’anno prossimo, dal 9 al 13 settembre.

martedì 9 settembre 2008

Dall’inviata (molto) speciale al Festivaletteratura di Mantova 2008

Mantova, 3 settembre 2008
L’accoglienza di Mantova è delle migliori. Mi sono portata da casa la bici per il puro gusto di pedalare per le vie di Mantova, per sentirmi parte del festival.
Pedalo da Campo Canoa sul ponte che attraversa il Mincio in direzione del palazzo ducale. La visione, sì, proprio visione, è di quelle che ti fanno pensare ai quadri manieristi a soggetto religioso. Da grandi nuvole bianche che nascondono il sole di metà pomeriggio escono raggi di luce biancastra, inclinati e incrociati. Ci si aspetta di vedere da un momento all’altro spuntare il triangolo della Trinità e sentire la voce di Dio che tuona. Del palazzo ducale si vede la sagoma, come un’ombra cinese.
Sotto la Loggia del grano ci sono i volontari che si occupano delle prenotazioni; tutto molto veloce ed efficiente.Vado all’ufficio stampa nella speranza che la redazione abbia mandato via la mail per l’accredito ma non c’è niente a mio nome. Sono tutti estremamente cortesi e disponibili, non fai code da nessuna parte. Benché sia il primo giorno del festival c’è già fermento. Nelle piazze del centro la gente che si ferma sotto i tendoni a curiosare, parla, sembra allegra. Sotto il tendone di piazza della concordia da dove RAI3 trasmette in diretta Fahrenheit c’è pieno.
Via col primo evento in un circolo Arci. Gli spettatori sono seduti ai tavoli del circolo. Su ogni tavolo un cestino di taralli e una bottiglia di lambrusco a temperatura ambiente, circa 30°.
"Nella steppa padana", tragicomica liberamente ispirata a "Il revisiore" di Gogol. Il testo e la realizzazione apprendo essere di Mauro Marchese e Andrea Busi. Di fatto una performance di un solo attore perché l’altro non parla, aziona soltanto un mangianastri incerottato facendo partire di tanto in tanto qualche musichetta da ballo sull’aia. LA storia sarebbe complessa, per quel che posso capire, perché la mescolanza fra italiano e dialetto della bassa padana rende i dialoghi non comprensibili a tutti. In più, l’unico attore recita dialoghi di più personaggi, maschili, femminile, giovani e vecchi. Ce la mette tutta sudando come un maratoneta, ma della storia si capisce ben poco. Il monologo non è adatto per raccontare una storia del genere.
Facce annoiate all’uscita, non solo la mia.
Dopo mi precipito al teatro Bibbiena dove hanno anticipato un evento con il giallista norvegese Jo Nesbo.
Lo intervista Paolo Zaccagnini con domande, a dire la verità, non originalissime.
Prendo appunti anche nella penombra della platea. Le poltroncine rosa antico fanno pensare a una bomboniera barocca.
Nesbo ha un notevole carisma e vanta un curriculum piuttosto composito. Laureato in economia, lavora come broker finanziario, fa il tassista, il calciatore professionista, poi decide di dedicarsi alla musica entrando a far parte di un gruppo rock. In un momento in cui si è sciolto il suo gruppo scrive una storia poliziesca che viene subito accettata dall’editore. Inizia così la serie con protagonista Harry Hole, poliziotto dedito all’etilismo. Per questo personaggio si ispira a due persone realmente conosciute: un poliziotto locale che da bambino gli incuteva terrore e un calciatore professionista.
Esordisce nel 1997 con il romanzo Flaggermusmannen ambientato in Australia, non tradotto in italiano, come pure il secondo, ambientanto a Bangkok. Attualmente sono sette i romanzi pubblicati della serie di Harry Hole.
In italiano Piemme ha pubblicato Il Pettirosso (2006), Nemesi (2007), La stella del diavolo (2008). Recentemente ha pubblicato in francese per Gallimard La Sauveur (2007).
Perché hai creato il personaggio del poliziotto come un relitto umano, un alcolizzato perso? Non hai avuto problemi con la vera polizia?
Certi poliziotti sono così, ho cercato di ricreare situazione realistiche. Non ho mai avuto problemi con i veri poliziotti. Al contrario, so che mi leggono e mi è cè capitato anche di ricevere consigli per rendere più credibile l’ambientazione.
Alla domanda su come concilia la passione per la musica con quella per la letteratura Nesbo risponde che scrivere e comporre musica è un modo per restituire il piacere che ha ricevuto da entrambe. Più nello specifico, Nesbo dice che la scrittura è un modo per condividere emozioni con il lettore. Il suo modo di creare emozioni passa attraverso la ricerca di un effetto drammatico e attingendo alle tradizioni del suo paese.
Zaccagnini gli chiede quali sono gli autori che preferisce. Nesbo risponde che i libri sono stati sempre presenti in casa sua perché la madre lavorava in una biblioteca e il padre era un collezionista. Ha letto un po’ di tutto ma i libri che l’hanno influenzato di più sono i polizieschi norvegesi con i loro segreti ed enigmi che emergono dal passato.
Zaccagnini insiste a chiedere le preferenze cinematografiche di Nesbo dal momento che molti finali dei suoi libri sono cinematografici.
Nesbo cita Pakula e Hitchcock, il Coppola de "La conversazione", Fincher di Seven, De Sica con "Ladri di biciclette".
Se ti proponessero la trasposizione della storia di un suo romanzo in film accetteresti?
Non accetterei perché ogni lettore ha diritto di crearsi una propria immagine del protagonista dei miei romanzi, come io ho la mia di autore. La creazione di un film priverebbe i lettori di questo piacere.
Mi sembra una risposta bellissima in un mondo in cui tutti brigano per vedere i propri personaggi trasposti in film o in serie TV che, oltre a tradire le aspettative del lettore, sono spesso prodotti commerciali di scarsa qualità.
Quali altri personaggi hai creato nei tuoi libri, oltre a Harry Hole?
Ho creato un’altra storia poliziesca con un altro personaggio. Il narratore è un po’ inaffidabile, racconta le cose creando l’effetto di un incubo. Ho voluto crearlo così per rendere l’ottica delle cose che cambiano continuamente, per dare una sensazione disturbata della percezione delle cose.
Come e quando scrivi?
Mi chiudo in un albergo di un paese straniero per due mesi all’anno e lì, senza distrazioni, scrivo. Quando sono in Norvegia invece vado in un bar dove non mi conosce nessuno. A casa mai, perché ci sono troppe distrazioni.
Prima di cominciare un nuovo romanzo faccio una sinossi che può essere di 10 come di 100 pagine. La storia al momento in cui comincio a scrivere la devo conoscere, non invento niente. E’ come se dicessi al lettore "Vieni, ti racconto una bella storia" e il lettore deve avere la sensazione che la storia l’ho già raccontata tante volte, come succede con i bambini.
Mantova, 4 settembre
Al mattino c’è Baricco sotto il tendone allestito nel cortile della Cavallerizza, a Palazzo Ducale. Pienone, come era facile immaginare. Baricco inizia a parlare de "I Barbari" e spiega perché è ancora a parlarne dopo anni dalla pubblicazione. Confesso di aver provato a leggerlo quando apparve a puntate su un quotidiano ma non ce l’ho fatta ad andare avanti. Mi ha fatto piacere sentire dalla voce dell’autore, "l’interpretazione autentica" del filo conduttore del ragionamento che sta alla base del saggio. Per chi come me non lo avesse letto, mi permetto di fare una sintesi di un’ora di dissertazione, senza pretese di essere esauriente.
I Barbari sono sempre stati quelli che nei momenti di passaggio hanno portato un nuovo modo di pensare, il nuovo che stravolgeva i gesti e gli stilemi della civiltà precedente. Barbari sono stati, di ce Baricco, i primi illuministi per gli aristocratici, i romantici per gli illuministi, e via di seguito. Baricco vuol dire che oggi noi consideriamo barbari quelli che ruminano panini da McDonald con il cappellino da baseball, che non conoscono la civiltà del vino e del pecorino di fossa, o i quartetti di Beethoven. Secondo Baricco, sempre che abbia capito bene il suo pensiero, tutti noi, più o meno consapevolmente, ci stiamo movendo verso un’altra forma di civiltà che non è distruzione della precendente ma trasformazione. La conclusione è che non stiamo andando verso il niente, verso l’autodistruzione ma verso altre forme di sopravvivenza. Conclusione consolatoria, quindi.
Barcco si sofferma molto a parlare della conoscenza che non è più quella circolare, che richiede sempre un maggiore approfondimento, ma siamo nella civiltà del Surfing, per dirla all’americana, del navigare, dove ci spostiamo tutti velocemente da un posto all’altro, estendendoci linearmente. Ha raccontato la storia della nascita di Google e la straordinaria intuizione di due ragazzi americani, "neobarbari", che ha portato alla creazione del più grande motore di ricerca al mondo. I neo barbari come portatori di nuovi stili, di nuovi gesti che hanno rivoluzionato il modo di pensare di tutto il resto del mondo. Così grazie a internet anche il cultore del pecorino di fossa potrà ordinarlo on line e il ragazzo con il cappellino di baseball si informerà sul programma del concerto di Beethoven.
"Siamo alla sdoganamento della superficialità", conclude Baricco, "che da difetto diventa un valore, la condizione necessaria alla sopravvivenza.".
Forse non leggerò "I Barbari", ma Baricco ha fornito molti spunti di riflessione.
Non so perché alla fine l’autore non dà spazio alle domande del pubblico, come è consuetudine a Mantova, dove i lettori sono i veri protagonisti.
Pomeriggio al Palazzo di San Sebastiano dove Carlos Fuentes dialoga con Alberto Manguel. Uno scrittore che intervista uno scrittore. Manguel ha però l’esperienza per lasciare totale spazio alle parole di Fuentes.
E’ considerato uno dei maestri della narrativa messicana. Diplomatico di carriera, come il padre, si dimette da ambasciatore in Francia quando l’ex presidente del Messico, Diaz Ordaz, viene nominato ambasciatore in Spagna. All’attività di scrittore ha affiancato quello di saggista e giornalista.
L’intervento è più politico che letterario. Parla della storia del continente latino-americano, del colonialismo esterno degli Stati Uniti e interno delle classi dominanti che ancora affligge tutti i paesi latino americani, delle ingiustizie sociali e della corruzione, della povertà estrema di molti.
Del romanzo contemporaneo parla a proposito della nozione di tempo e del tempo lineare, dello sforzo che hanno fatto alcuni autori come Virginia Wolf e William Faulkner per cercare di rompere la linearità del tempo tipica della cultura occidentale alla ricerca della circolarità del tempo, del tempo che si crea mentre si sviluppa una storia. Secondo Fuentes sono tentativi andati a vuoto perché il nostro tempo è segnato dalla linearità. Per spiegare la circolarità del tempo Fuentes racconta un episodio accadutogli mentre assisteva in una regione sperduta del Messico a una processione religiosa di indigeni che festeggiavano la settimana santa. Fuentes si compiace con l’ indigeno che porta la croce sulle spalle che sia festeggiata una ricorrenza che risale all’imperatore Tiberio. L’indio lo guarda perplesso e gli spiega che stanno festeggiando l’origine del mondo.
Dall’analisi politica e diplomatica al cabaret. Nel giardino della casa del Mantegna Flavio Soriga, giovanissimo scrittore sardo, dialoga con Massimo Cirri.
Soriga racconta i suoi esordi al Festivaletteratura giovani nel 2002, al suo primo libro di racconti "I diavoli di Nuraiò", all’ultimo "Sardinia Blues". Ma la letteratura è un pretesto per divertire, per raccontarsi e fare battute sui sardi, sulla sua generazione "Ryan Air", cioè di quelli che sono andati all’estero per fare esperienza e sono tornati in Sardegna cambiati. Legge un comicissimo appello di sostegno a Bruce Willis cacciato dal Billionaire perché voleva fare una foto con la ragazza del patron, e fa scompisciare l’uditorio. Legge poi un alquanto improbabile pensiero di Grazia Deledda durante la consegna del premio Nobel.
Racconta in stile picaresco delle esperienze di premi letterari e di dibattiti con i critici della giuria che si vantano di non aver letto i libri.
Ma va’, che l’avrebbe detto?, aggiungo io.
Dopo cena, in piazza Castello c’è il pienone per Scott Turow presentato da Irene Bignardi.
La Bignardi ripercorre il curriculum dell’autore dei famosi legal thriller, dalle prime esperienze letterarie mentre frequentava la facoltà di letteratura ad Harvard, alla svolta con la decisione di diventare avvocato.Infine la coesistenza di entrambi i suoi interessi fino ad arrivare agli ultimi anni in cui si dedica quasi esclusivamente alla scrittura e quando decide di difendere qualcuno la fa gratuitamente. Si parla anche delle prossime elezioni presidenziali negli Stati Uniti dal momento che Turow è e sostenitore da sempre del partito democratico nonché amico e collega di Obama.
Parla della pena di morte e della sua campagna, anche come scrittore, per l’abolizione. Nel 2003 ha scritto "Punizione suprema", una riflessione sulla pena capitale. La motivazione giuridica che porta è che ogni sistema giudiziario sarà sempre imperfetto e pertanto suscettibile di errore e che il rischio di condannare a morte un innocente è di per sé motivo valido per la sua abolizione. Da avvocato riporta anche l’opinione dei contrari all’abolizione, cioè la vendetta che la parte offesa chiede con l’esecuzione capitale, sentita come riparazione del danno.
Riporta due casi che gli sono capitati all’inizio della carriera, quando era assistente del procuratore generale di Chicago. Due uomini furono condannati a morte dopo anni passati nel braccio della morte. Uno era innocente, l’altro no ma fu condannato per una serie di circostanze sfavorevoli piuttosto casuale. E’ cominciata allora la sua riflessione sull’utilità della pena di morte.
Mantova, 5 settembre
La mattinata inizia con Augias in un affollatissimo cortile della cavallerizza di Palazzo Ducale. Presenta il suo libro appena uscito, "Inchiesta sul Cristianesimo", scritto in collaborazione con Remo Cacitti professore di storia del cristianesimo all’università statale di Milano. Augias esordisce dicendo che a due giorni dall’uscita ha già ricevuto tre stroncature dalla stampa cattolica.
Chiarisce che il suo è un tentativo di raccontare la storia del cristianesimo attraverso i documenti e non con la teologia e che è stato concepito per coloro che di questo argomento conoscono poco. Inizia una chiarissima e avvincente illustrazione sintetica della domanda che sottende al libro: "Come una corrente religiosa di minoranza è potuta diventare nel giro di pochi decenni dalla morte del suo capo una religione autonoma che ha dato origine a una gerarchia, una dottrina, dei dogmi?"Alla fine non mancano le domande del pubblico, affascinato dal tema e dall’intervento di Augias.
Sotto la tenda in piazza Sordello c’è un incontro dal titolo accattivante "Tutta la fatica di un libro" ovvero tutti i passaggi e la professionalità coinvolte nella produzione di un libro. Ne parla Oliviero Ponte di Pino che lavora alla Garzanti. L’incontro è affollatissimo, già prima che inizi rimangono posti in terra e non posso vedere il diagramma di flusso sul processo editoriale che viene proiettato. Interessante sapere che le grandi case editrice hanno dei lettori, pagati pochissimo, che leggono i manoscritti che vengono inviati e che ne analizzano non soltanto il valore artistico ma anche le potenzialità di vendita e se ci sono altri manoscritti con caratteristiche simili.
A Palazzo della Ragione Raul Montanari parla di Edgar Allan Poe e affascina la platea, nonostante la temperatura interna superi i 30° e il tasso di umidità sia da foresta pluviale. Mette in luce gli aspetti modernissimi ( e pop, dice Montanari) di Poe, antesignano dell’horror moderno, del poliziesco e del noir. In finale, lettura e analisi stilistica e metrica del poema "Il corvo", tradotto dallo stesso Montanari.
Mi trasferisco all’ex macello comunale, oggi biblioteca Baratta (se non avessi la bicicletta!) per un incontro con un autore francese che non conosco: Jean Echenoz presentato da Beppe Sebaste.
Sebaste fa un’introduzione a Echenoz che dura abbondanti venti minuti e il pubblico, spazientito dal presentatore che sembra amare sentirsi parlare, restituisce la parola allo scrittore francese.
E’ (quasi) sempre il problema di scrittori che presentano altri scrittori e che non resistono alla tentazione di autopresentarsi.
Echenoz, non conosciutissimo in Italia ma molto apprezzato in Francia, nel ‘99 ha vinto il premio Goncourt con il romanzo "Me ne vado".
In Italia sono stai pubblicati da Einaudi "Un anno", (1998), Me ne vado" (2000), "Le biondone" dalla Libreria dell’Orso (2004), e infine da Adelphi "Ravel. Un romanzo" (2007) e "Il mio editore"e "Al pianoforte" (2008).
Ha esplorato un po’ tutti i generi, dal poliziesco al noir al romanzo di avventura per approdare recentemente alla biografie romanzate. La sua attenzione è al ritmo della frase, ad una scrittura costruita come una frase musicale, con una sua melodia interna adatta ad esprimere la sensazione da trasmettere.
Da una scorsa che ho dato velocemente a "Un anno", comprato a fine intervento, ho avuto l’impressione di essere di fronte a una prosa altamente poetica.
La serata finisce nell’aula magna dell’Università, messa a disposizione in sostituzione del cortile di palazzo d’Arco per timore di una pioggia che non viene.
C’è Hakan Nesser presentato da Massimo Cirri.Aula gremita, manco a dirlo. Nesser fa parte della squadra dei giallisti svedesi. Ha un passato d’insegnante di liceo e racconta che già allora, quando i ragazzi svolgevano il compito in classe, approfittava del tempo per scrivere gialli. Ha scritto fino ad oggi 21 romanzi e ne ha pronti altri 4. In Italia Guanda ne ha tradotti sette fra il 2003 e il 2008
Alla domanda di Cirri sul motivo per cui in Svezia ci sono stati scrittori di gialli risponde che quando ha cominciato lui, nel 92, erano soltanto in due, lui e Mankel..Gli scrittori scandinavi sono stati scoperti dai lettori tedeschi, che sono molti e da qual momento il mercati librario si è aperto.
A domande di Cirri fra il serio e il faceto (molto), risponde che è riduttivo parlare dei suoi libri come polizieschi e che personalmente è contrario alle etichette. Quello che conta è scrivere una bella storia.
Come dargli torto?
"I romanzi polizieschi rappresentano la società svedese?" chiede Cirri.
"Nel caso di Mankel sì, perché è uno scrittore fortemente interessato alla politica. I miei romanzi meno, io sono più interessato ai drammi familiari, anche se non si può prescindere dall’analisi della società. Sono ambientati in un’Olanda immaginaria proprio perché non volevo riferimenti diretti alla Svezia e poi, aggiunge, è più facile scrivere su qualcosa di immaginario perché questo non implica una ricerca. Quello che mi interessa è concentrarmi sui personaggi che non sono degli stereotipi ma sono il cuore, l’essenza del libro".
Gli chiedo se nei suoi romanzi lo interessa più la costruzione della trama o l’indagine psicologica dei personaggi. Risponde che ambientazione e indagine sui personaggi devono essere compresenti e che all’inizio di ogni libro non sa mai cosa prenderà il sopravvento.
Attraverso Mantova di notte: è un piacere. Tanta gente, nelle vie del centro ci sono degustazioni di prodotti locali. I negozianti, nonostante siamo in tarda serata sono sempre gentilissimi. Piazza delle erbe è illuminata come il salotto buono di casa. Il tendone che ospita la libreria e i tavolini dei bar all’aperto sono ugualmente pieni. Allontanandomi pedalando sul ponte sul Mincio mi giro verso la città ed è un gran bello spettacolo.

domenica 7 settembre 2008

LA FIGURA DELL'INVESTIGATOPRE NEL GIALLO E NEL NOIR

SERRAVALLE NOIR 2008
CONVEGNO del 28/6/2008

LA FIGURA DELL’INVESTIGATORE NEL GIALLO E NEL NOIR

Coordinatore: Giuseppe Prevìti

Introduzione di Giuseppe Prevìti

Hard boiled: Chandler e Hammet di Daniele Nepi

Con l’avvento dell’hard boiler si assiste ad un cambiamento enorme nel genere giallo e noir: la centralità della racconto non è più rappresentata dal mistero da risolvere, bensì dall’atmosfera di suspence che accompagna il lettore. Le trame sono complesse in cui importante è lo svolgimento della storia, non il finale.
L’investigatore è una persone come le altre (non un superuomo) e non ha più l’atteggiamento distaccato che riscontriamo, uno fra tutti, in Sherlock Holmes.
Hammet è il capostipite di questo genere letterario e con Chandler ambientano le sue vicende in ambienti simbolo di trasgressione, riflettendo nei personaggi le loro aspettative irrisolte.

Simenon e Maigret di Luciano Luciani

Lo stile di Simenon, che si ispira ai grandi della letteratura francese (Balzac, Zola, De Blanc) rappresenta un salto di qualità del romanzo poliziesco, che fino ad allora era considerato "volgare"-
Il metodo di indagine non è più algido, intellettualistico. Maigret si cala nell’ambiente, nell’animo della vittima, stabilendo un rapporto empatico con la sua preda, il colpevole.
Il confine tra vittima e carnefice non è mai netto.
Le ambientazioni sono più importanti della storia, le atmosfere sono borghesi, familiari, della vita urbana degli anni ’30.

De Angelis, Scerbanenco, Macchiavelli di Giacomo Aloigi

Nel 1929 nascono i Gialli Mondatori, nel 1931 il MinCulPop impone agli editori di pubblicare scrittori italiani per una percentuale stabilita, nel 1932 esce il primo romanzo di Simenon.
De Angelis: il commissario de Vincenti nasce nel 1935, agli inizi della decadenza del fascismo. Non definito fisicamente, è colto, sobrio ed elegante. Si confronta con la psicologia dei personaggi che incontra, le note psicologiche presenti nel racconto risentono dell’influenza delle teoria freudiane. Si discosta dai modelli anglosassoni.
Scerbanenco: Duca Lamberti compare nel 1966, alla fine del boom economico e alla vigilia degli eventi che prepareranno gli anni di piombo. Si tratta di un medico radiato dall’albo per eutanasia, per il quale reato ha scontato tre anni di carcere. Nelle storie si affrontano problematiche scottanti, quali tratta delle bianche, prostituzione, droga, bullismo.
La mala milanese non è più quella cantata dalla Vanoni, vittima e carnefici si contrappongono, talvolta sovrapponendosi.
Macchiavelli: Antonio Sarti arriva sulla scena nel 1974, in piani anni di piombo, a Bologna.
Scorbutico, disilluso, concreto, ossessionato dalla sua colite.
Come gli altri che lo hanno preceduto è un personaggio molto italiano, che spesso risolve i suoi casi con l’aiuto del pluripregiudicato De Rosas. Si muove sempre al limite della legalità per far rispetare la legge.

Vasquez-Montalban e Gimenez-Bartlett di Cristina Bianchi

Pepe Carvalho è uomo di transizione: storica, in quanto si muove all’interno di una società spagnola e della sua città in grande mutazione: dal franchismo alla democrazia alla trasformazione di Barcellona per le Olimpiadi del 1992; fisica, percorrere Barcellona da nord a sud è per lui rivivere nei luoghi la storia sua e della Spagna; la città è origine e fine di ogni evento della sua vita professionale e privata.
È un uomo deluso dall’ideologia, per la quale ha conosciuto il carcere, ma ribadisce con la vita e nelle parole il valore della memoria.
Petra Delicato, nome-ossimoro che ne rivela i contrasti caratteriali, racconta invece la stessa città, ma senza memoria; il suo disincanto è forse più forte e bruciante di quello di Pepe.
Femminista, dai costumi sessuali molto liberi, incarna l’immaginario femminile del post-franchismo. È una dura, che sembra venire dalla hard boiled school, ma riesce ad essere tenera con Fermin Garzon, suo grasso e pacioso aiutante; insieme rievocano Don Chisciotte e Sancho Pancha in versione moderna.
Con Petra le indagini arrivano alla soluzione del caso dopo l’inanellarsi di errori, ipotesi fallite, casualità fortunate. Il lettore scopre insieme a lei il colpevole, senza soluzioni precostituite alla Agata Christie.

Fred Vargas di Susanna Daniele

Fred Vargas è lo pseudonimo di Frédérique Audouin-Rouzeau.
Madre chimica e padre surrealista, Fred è il diminutivo di Frédérique, Vargas, è lo pseudonimo usato da sua sorella gemella, Joëlle (Jo Vargas), pittrice contemporanea che a sua volta lo ha mutuato dal cognome del personaggio interpretato da Ava Gardner nel film "La contessa scalza".
È ricercatrice di archeozoologia presso il Centro nazionale francese per le ricerche scientifiche (CNRS) ed esperta in medievistica. Ha lavorato a lungo sui meccanismi di trasmissione della peste dagli animali all'uomo.
Investigatori nei romanzi della Vargas
Dal punto di vista della figura dell’investigatore i romanzi della Vargas si possono dividere in due gruppi.
Quelli che hanno come protagonisti tre storici, detti gli Evangelisti, e un ex poliziotto. Sono "Chi è morto alzi la mano" (1995 e 2002 in Italia) e "Io sono il Tenebroso" (1997 e 2003 in Italia).
Marc Vandoosler, conosciuto anche come san Marco: colf di giorno e storico medievista di notte.
Lucien Devernois, conosciuto anche come san Luca: storico, specializzato nella prima guerra mondiale.
Matthias Delamarre, conosciuto anche come san Matteo: storico, specializzato in preistoria.
Questi tre personaggi, soprannominati gli Evangelisti, vivono insieme nella stessa casa, la topaia di rue Chasle a Parigi, con Vandoosler il vecchio, zio e padrino di Marc Vandoosler.
Armand Vandoosler: ex poliziotto cacciato per corruzione, epicureo e osservatore.
Ludwig Kelweihler, conosciuto anche come Louis e anche come il Tedesco: ex poliziotto ed ex dipendente del ministero degli Interni francese con una rete nazionale di informatori. Possiede un rospo di nome Bufo che tiene in tasca.
Questi bizzarri personaggi si trovano a indagare per caso e senza alcuna tecnica particolare, se non quella del ragionamento che proviene dai loro studi storici.
Quello che colpisce di questi primi romanzi non è tanto la trama quanto la definizione dei personaggi e la ricerca della musicalità della lingua, musicalità che proveniva dal primo amore letterario dell’Autrice, Rousseau.
L’altro gruppo di romanzi ha come protagonista un’intera squadra della Brigata Criminale del XIII Arrondissement di Parigi con il commissario Jean-Baptiste Adamsberg, lo "spalatore di nuvole".
L'uomo dei cerchi azzurri è il primo della saga di Adamsberg ed è stato pubblicato in Francia nel 1991. Viene tradotto e pubblicato in Italia da Einaudi solo nel 2007 quando scoppia il caso Vargas in seguito all'uscita di Sotto i venti di Nettuno, L'uomo a rovescio e Nei boschi eterni.
In alcuni romanzi le figure degli evangelisti e di Adamsberg sono compresenti, i primi come consulenti scientifici dell’investigazione ufficiale. Si tratta di "Parti in fretta e non tornare", "Nei boschi eterni".
Analisi dei personaggi
"I miei personaggi sono gli umili, io li chiamo i trasparenti, alle prese con i nostri stessi problemi, col desiderio di giustizia, con i nostri idealismi contemporanei. Sono dei marginali, ma non dei perdenti, sanno cavarsela e districarsi. Nei miei libri non si vede che sono politicizzata, preferisco mostrare l’umanità e la disumanizzazione che incombe, questa è la mia prima preoccupazione. Credo in un’umanità singolare, senza semplificare, dove ognuno, anche un clochard, ha una grande ricchezza di estrinsecazioni."
Adamsberg è un uomo lento, riflessivo, che, alle prese con casi intricati e apparentemente irrisolvibili, sembra brancolare nel buio, finché durante una delle sue lente camminate sui lungo Senna, osservando le nuvole e il volo dei gabbiani, non ha l’intuizione che lo conduce alla soluzione del caso
Niente di più lontano dal rigore della "classica" logica dell'investigatore.
Gli fa da contraltare il suo vice, Adrien Danglard, metodico, coltissimo, iperazionalista, Ha una vita personale molto travagliata: abbandonato dalla moglie, è padre di cinque figli (due coppie di gemelli e uno non suo) e forte bevitore. Compensa le scarse attrattive fisiche con una sofisticata eleganza. Uomo dalle apparentemente inesauribili conoscenze storiche e scientifiche, è il contrappeso, quanto a logica e metodo polizieschi, all’apparente caos in cui si dibatte Adamsberg. Anche tutti gli altri membri della brigata criminale sono molto caratterizzati.
Con Adamsberg la Vargas reinventa la figura dell'investigatore. Nonostante ricordi alcuni suoi illustri predecessori, da Colombo a Maigret, investigatori che penetrano poco a poco nella psicologia del colpevole, Adamsberg è un personaggio unico, anti-razionale, flemmatico e filosofico che raggiunge il cuore dei crimini solo in virtù di una calma quasi zen che solo lui sembra possedere. Anche la sua squadra, di cui è capo carismatico e discusso al tempo stesso, talvolta aspramente, si divide in positivisti con Danglard e in spalatori di nuvole, con Adamsberg.
"Le inchieste dell’Anticrimine erano scandite dai duri scontri fra i precisi "Perché?" di Danglard e i disinvolti "Non lo so" del commissario. Nessuno cercava di capire lo spirito di quell’acerrima lotta fra perspicacia e imprecisione, ma ognuno si schierava con l’una o con l’atra mentalità. Alcuni, i positivisti, ritenevano che A. tirasse per le lunghe le inchieste, trascinandole languidamente nelle nebbie e lasciandosi alle spalle i colleghi smarriti, senza ruolino di marcia né consegne. Altri, gli spalatori di nuvole, erano dei parere che i risultati del commissario bastavano a giustificare l’andamento beccheggiante delle inchieste, sebbene sfuggisse loro il nocciolo di quel metodo" (da "Nei boschi eterni", pag. 38)
Nei romanzi che hanno Adamsberg protagonista la Vargas costruisce trame più complesse e molto originali ma quello che si ricorda a distanza di tempo sono i personaggi, anche quelli minori: hanno tutti delle peculiarità fisiche e psicologiche che ce li rendono unici. Il fatto che i personaggi siano privi di dettagli realistici li rende ancora di più intensi perché l’attenzione del lettore è catturata da altri elementi.
Trame
Le trame dei romanzi della Vargas non hanno attinenza con l’attualità. L’autrice affronta le battaglie sociali nei saggi e non nei romanzi. Basta ricordare la mobilitazione sul caso di Cesare Battisti, accusato di attività eversive e espulso dalla Francia.
Il romanzo è evasione, creazione di una realtà parallela, "in cui fuggiamo per evitare i pericoli", dice la scrittrice in un’intervista. La scrittrice cita la figura di Agatha Christie, oggi messa da parte a favore di Holmes, e come lei vuole raccontare delle storie che parlino dei pericoli e delle paure dell’uomo fin dalle origini. "Faccio un viaggio con il lettore in cui ci si confronta con gli orrori dell’umanità e lo riporto a casa sano e salvo". "Anche un finale triste può dare un insegnamento. Ecco cos’hanno in comune un romanzo noir e un mito greco: la catarsi".Sono le paure di sempre che popolano i suoi romanzi e costituiscono il movente dei crimini: quelle della morte e la conseguente ricerca dell’elisir dell’immortalità ( Nei boschi eterni), della malattia rappresentata simbolicamente nella Peste (Parti in fretta e non tornare), la paura di scoprire la parte oscura del proprio Io (Sotto i venti di Nettuno). La Vargas parla del polar come "una forma di autocoscienza" e di rappresentazione della " mitologia della letteratura contemporanea".
"Penso che la letteratura gialla, o poliziesca, sia un genere che non deve essere negletto né dimenticato. La mia idea è che si tratti di un genere arcaico, che tocca la letteratura epica dell’antichità e cose come in concetto greco di "catarsi", e l’angoscia vitale della mitologia – il Minotauro, il labirinto, ma anche il Drago, la quête medievale dei cavalieri senza paura, tutto un universo di storie in cui conta la scoperta, la risoluzione finale, dove si uccide mostro e si salva la fanciulla, oppure si trova il tesoro, cioè la conoscenza. Conoscenza che è soprattutto scoperta e cognizione del pericolo, ciò che permette di continuare a vivere, vivere in modo nuovo, rinnovato. Anche la storia della pittura funziona così, in un attraversamento dell’angoscia verso forme di vita nuova. Oggi si dice che il giallo – o il noir, appunto – è il nuovo romanzo sociale, testimonianza o riflesso della società. Il pregiudizio oggi è questo. Ma se la letteratura è da sempre testimonianza della società – insieme agli archivi, ai documenti, ai giornali ecc. – essa è soprattutto simbolica, cioè è molto più complessa. Così come non si può riassumere la complessità di Orfeo ed Euridice nel suo riassunto, non si può ridurre la complessità simbolica del romanzo poliziesco e dei suoi archetipi. Io scrivo dei romanzi a enigma, nei quali non è possibile imbrogliare, e questo è importante."*

*I virgolettati sono tratti da un’intervista di Beppe Sebaste a Fred Vargas uscita su L’Unità il 21settembre 2005

Petros Màrkaris di Vitale Mundula

Kostas Charìtos è un tipico greco medio, attaccato alla famiglia pur con un rapporto conflittuale con la moglie. Ha una buona cultura generale e nelle sue avventure si sentono gli echi delle radici antiche della civiltà ellenica.
I dizionari sono la sua fonte di ispirazione e spesso sono di supporto all’attività investigativa, che svolge in modo "classico", senza che le moderne tecnologie si sostituiscano all’intuito investigativo che è alla base del buon esito di u indagine.

Andrea Camilleri di Giovanni Capecchi

Salvo Montalbano nasce nel 1950 a Catania, ma diviene un vero e proprio mito a Vigata, commissariato di un paese dove tutti si conoscono, ma nessuno vuole sapere.
Il successo del commissario siciliano è un vero e proprio fenomeno sociologico, all’interno del quale il personaggio cresce, si evolve, storia dopo storia.
Montalbano è molto legato alla Sicilia, che non lascerebbe mai, nemmeno per amore della sua Livia. È un uomo che sta dalla parte dei più deboli, un servitore dello Stato, intuitivo, un segugio.
È però anche un tragediatore: il "teatro" che mette in scena in alcune occasioni è una finzione che spesso gli permette di scoprire una verità.

lunedì 18 agosto 2008

VITA E MIRACOLI DELL'ASSOCIAZIONE GIALLO PISTOIA

Con grande pazienza Cristina, a cui va il ringraziamento di tutti i soci, ha ricostruito le attività dell'associazione a partire dall'atto di nascita. Da quella prima idea di appassionati sono nati contatti e amicizie con autori, giornalisti ed editori di cui andiamo fieri.
Lunga vita all'associazione!


Fondazione: 1 giugno 2004
Presidente Onorario: Enrico Solìto, Socio Sherlock Holmes Society of London (GB), socio Baker Street Irregulars (USA), membro Associazione Sherlockiana Italiana e fiduciario del Club "Uno Studio in Holmes".
Presidente: Giuseppe Prevìti e-mail: giallopt@katamail.com Tel. 0573 / 21251
Addetto stampa Susanna Daniele e-mail: noir58@tiscali.it Tel. 3337 8273385
P.R.: Stefano Fiori,
e-mail: stefano2314@interfree.it Tel. 0573 / 400452
Art Design / Logo: Franco Bacci "BAC"

Collaborazioni:
Enoteca "da David", Pistoia (sede della nostra associazione dal 2007)
Casa Editrice Libreria dell’Orso (Filippo Giaconi), Pistoia
Marco Del Bucchia Editore, Viareggio
Libreria Librolandia, Pistoia
Libreria Giunti, Pistoia
Libreria Edison, Pistoia,
Edizioni Polistampa, Firenze,
Libreria Lo Spazio, Pistoia
Libreria Farenheit 451 (Luca Bonistalli), Quarrata
Libreria Mondadori (Paco Giuliani), Montecatini Terme
Caffè Cavour (Andrea del Terra), Pistoia
Associazione Onlus Lucchio Ambiente (Pierluigi Innocenti), Lucchio (LU)
U.N.P.L.I. (Unione Nazionale Pro Loco d’Italia) tramite il Comitato Prov. di Pistoia (Andrea Sacchetti), Pescia
Associazione Uno Studio in Holmes (Dr. Gabriele Mazzoni), Empoli
Faustina Tori, giornalista, Montecatini Terme
Graziano Braschi, saggista e scrittore, Firenze
Matteo Bortolotti, scrittore e segretario Associazione Scrittori Mystery di Bologna, di cui fanno parte Carlo Lucarelli, Loriano Macchiavelli, Eraldo Baldini, Danila Comastri Montanari, ecc.)
Giuseppe Di Bernardo, soggettista e disegnatore di fumetti tra i quali Diabolik e l’Insonne, Firenze

Collaborazioni con Enti Pubblici
Amministrazione Provinciale di Pistoia,
Comune di Pistoia,
Comune di Lamporecchio,
Comune di Montecatini Terme,
Comune di Serravalle Pistoiese,
Comune di Carmignano


TRASMISSIONI TELEVISIVE SU TVL PISTOIA
a cura di Stefano Fiori e Giuseppe Prevìti
con la collaborazione di:
Libreria Librolandia, con i titolari Roberta Mazzoni e Marco Morozzi (recensioni libri)
G.A.D. Gruppo Arte Drammatica di Franco Checchi e Paolo Nesi
Il programma viene trasmesso il sabato verso le 23 con replica la domenica alle ore 14,30.
ANNO 2005
22/03 Enrico Solìto
29/03 Francesco Guccini e Loriano Macchiavelli
05/04 Graziano Braschi
10/04 Divier Nelli
12/04 Marco Vichi e Leonardo Budelli, Presidente Club Giallista Lucchese / Circolo Inkiostro
26/04 Leonardo Gori e Giuseppe Di Bernardo
03/05 Riccardo Parigi e Massimo Sozzi
09/05 Mario Spezi
10/05 Alberto Eva
17/05 Giampaolo Simi
Pausa estiva
20/10 Cesare Sartori, giornalista
27/10 Fabio Baldassarri e Alberto Cipriani, storico e saggista
03/11 Divier Nelli e Marco Del Bucchia
10/11 Susanna Daniele
17/11 Bruno Ialuna
24/11 Roby Paglianti
01/12 Leonardo Gori
07/12 Paola Alberti
14/12 Giacomo Aloigi
21/12 Gianfranco Micali
TRASMISSIONI TELEVISIVE SU TVL PISTOIA
a cura di Stefano Fiori e Giuseppe Prevìti
con la collaborazione di:
Libreria Librolandia, con i titolari Roberta Mazzoni e Marco Morozzi (recensioni libri)
G.A.D. Gruppo Arte Drammatica di Franco Checchi e Paolo Nesi
Il programma viene trasmesso il sabato verso le 23 con replica la domenica alle ore 14,30.
ANNO 2006
12/01 Enzo Fileno Barabba
19/01 Nino Filastò
26/01 Rossella Martina
02/02 Speciale "Aspetti del Giallo" con Marco Morozzi, Franco Bacci, Franco Checchi, Filippo Giaconi
09/02 Rossana Giorni Consorti
16/02 Gabriele Mazzoni
23/02 Alessandro Zannoni (pseudonimo: Michelangelo Merisi)
02/03 Roberto Santini
09/03 Gianni Brunicci
16/03 Daniele Nepi e Graziano Braschi
23/03 Marco Meini
30/03 Magdalen Nabb e Daniele Nepi
06/04 Livio Macchi
13/04 Riccardo Parigi e Massimo Sozzi
20/04 Enrico Solìto
27/04 Riccardo Cardellicchio, giornalista
04/05 Pier Luigi Gaspa – staff mostra Lucca Comics
11/05 Giampaolo Simi
25/05 Cristina Acidini Luchinat, Soprintendente Opificio delle Pietre Dure di Firenze, quindi Direttrice del Polo Artistico Fiorentino
30/05 Mario Spezi
01/06 Franco Cardini, Leonardo Gori e Graziano Braschi
15/06 Riccardo Cardellicchio e Marco Del Bucchia
22/06 Matteo Bortolotti e Paola Alberti
29/06 Rappresentazione teatrale del GAD Pistoia "Il boia non attende", tratta da un radiodramma di John Dickson Carr)
Pausa estiva
14/10 Marco Del Bucchia e Simona Querci, Assessore Cultura e Politiche Sociali del Comune di Serravalle Pistoiese per presentazione Premio "Serravalle Noir 2007"
21/10 Alberto Cipriani
28/10 Roby Paglianti
04/11 Riccardo Cardellicchio e Andrea Lanini
ANNO 2006 (continua)
11/11 Marco Vichi e Emiliano Gucci
18/11 Emma Sangiovanni
25/11 Roberto Pirani
09/12 Lino Bologna
16/12 "Legal thriller" con Jacqueline Monica Magi, magistrato, e Elena Martellozzo, criminologa collaboratrice di Scotland Yard
23/12 Marco Vichi e Divier Nelli
27/12 Marco Stilci

Appuntamenti "in esterna":
17/11 Notte delle Foglie Morte, aspettando Halloween a Colle di Buggiano, Pistoia
02/12 Festival Orme Gialle a Pontedera con Marcello Cimino e Carlo Lucarelli
28/12 Presentazione libro "Pistoia Gialla e Noir" c/o Sala Sinodale Palazzo dei Vescovi, Pistoia
TRASMISSIONI TELEVISIVE SU TVL PISTOIA
a cura di Stefano Fiori e Giuseppe Prevìti
con la collaborazione di:
Libreria Librolandia, con i titolari Roberta Mazzoni e Marco Morozzi (recensioni libri)
G.A.D. Gruppo Arte Drammatica di Franco Checchi e Paolo Nesi
Il programma viene trasmesso il sabato verso le 23 con replica la domenica alle ore 14,30.
ANNO 2007
09/01 Valdemaro Casini
12/01 Giampiero Montali
15/01 Oscar Montani (Marco Santoni) e Marco Del Bucchia
18/01 Giovanni Capecchi e Andrea Camilleri (intervista telefonica)
25/01 Pier Golia e Libreria dell’Orso di Pistoia
01/02 Elena Narbone, Agenzia Murena Letteraria
08/02 Maurizio Tuci, Speciale Cinema di Alfred Hitchcock
15/02 Andrea Gamannossi
22/02 Massimo Mannucci, magistrato
01/03 Lucia Bruni
04/03 Speciale intervista a Loriano Macchiavelli c/o Vanni Fucci Bestia a
08/03 Speciale Georges Simenon con Divier Nelli / "Memo" Domenico Izzo, Daris Libri, Lucca
15/03 Libro "Eva Noir", presentazione con Elena Torre, Rossana Giorni Consorti, Marcella Malfatti, Paola Alberti, Sandra Dazzi, Susanna Daniele (autrici), Marco Del Bucchia
22/03 Sergio Calamandrei
29/03 Simone Togneri
05/04 Giacomo Aloigi e la fiction televisiva
12/04 Riccardo Parigi e Massimo Sozzi
19/04 Giovanna Gemignani Marchi e Paola Alberti
26/04 Massimo Gregari "Grgic"
03/05 Marco Innocenti per Flaccovio Editore
10/05 Daniele Nepi e l’horror toscano
15/05 Enrico Solìto
17/05 Raffaele Damiani
18/05 Paola Alberti, Lucia Bruni, Marinora Del Signore Federighi, Marco Vignolo Gargini, Rossana Giorni Consorti
21/05 Roberto Santini
24/05 Valdemaro Casini
31/05 Monica Innocenti
07/06 Silvia Barontini, Ist. Comprensivo E. Fermi di Casalguidi e Pier Luigi Gaspa
14/06 Graziano Braschi e Marco Morozzi
21/06 Laura Vignali e Cristina Bianchi

ANNO 2007 (continua)
27/06 Simona Querci, Assessore Cultura e Politiche Sociali del Comune di Serravalle Pistoiese, e Silvia Biagini, CGIL Pistoia, per "Serravalle Noir 2007"
Pausa estiva
Settembre: Special "Serravalle Noir 2007" con interviste a Gianni Biondillo, Luca Crovi, Biagio Proietti, Mauro Smocovich, Sabina Marchesi, Sacha Distel, Matteo Bortolotti, Giuseppe Di Bernardo, Maurizio Testa.
29/09 Marcello Cimino (Vice Presidente Orme Gialle Pontedera), Valentina Filidei (Direttore Edizioni Tàgete Pontedera), Bettina Bartalesi (scrittrice)(Bicchiere paesino c/o Le Regine PT), Tecla Dozio (Libreria Sherlockiana)(La Libreria del Giallo-Corso Sempione Milano) telefonata "L’ospite misterioso"
06/10 Jacqueline Monica Magi (magistrato), Daniela Fratoni e Lucia Geri (assessore politiche culturali Comune S.Marcello Pistoiese)
13/10 Elena Torri
20/10 Marco Vichi
27/10 Leonardo Gori
03/11 Giampaolo Simi
10/11 Paola Alberti per antologia "Un mare di delitti"
14/11 Speciale in diretta / Giovedì Sport su "Delitti per Sport" con Stefano Fiori, Giancarlo Innocenti, Giuseppe Previti, Edita Pucinskaite Rossi, Marco Del Bucchia, Bruno Ialuna, Daniele Nepi, Lucia Bruni, Paola Alberti, Susanna Daniele;
17/11 Enrico Solìto presenta il meeting internazionale su Sherlock Holmes a Firenze
(PUNTATA N°100 !!!)
22/11 "Fumetti e Noir" con Pier Luigi Gaspa
29/11 Graziano Braschi
06/12 "Film Noir" con Maurizio Tuci
13/12 "Un funerale perfetto" di Vitale Mundula
20/12 Andrea Gamannossi e Antonio Pagliai, Editore Polistampa Firenze
TRASMISSIONI TELEVISIVE SU TVL PISTOIA
a cura di Stefano Fiori e Giuseppe Prevìti
con la collaborazione di:
Libreria Librolandia, con i titolari Roberta Mazzoni e Marco Morozzi (recensioni libri)
G.A.D. Gruppo Arte Drammatica di Franco Checchi e Paolo Nesi
Il programma viene trasmesso il sabato verso le 23 con replica la domenica alle ore 14,30.
ANNO 2008
10/01 Andrea Consorti
17/01 Marco Malvaldi
24/01 Nicola Verde (Roma)
31/01 Chiara Guarascio, criminologa e scrittrice e Mauro Additati, Ispettore Capo Polizia Scientifica Pistoia
07/02 Stelvio Mestrovich
14/02 Elena Torri, Jacopo Chiostri (giornalista) e Roberta Capanni, editore Sassoscritto (FI)
21/02 Marco Stilci
28/02 Pier Luigi Gaspa con Fumetti da ridere
06/03 Faustina Tori
13/03 Raffaele Damiani
14/03 Diana Lama e Paola Alberti
20/03 Oscar Montani
27/03 Marco Buticchi
03/04 Simone Togneri
10/04 Franco Gigliotti
17/04 Michele Giuttari,e Massimo Mannucci, magistrato
18/04 Giacomo Aloigi
24/04 Riccardo Parigi e Massimo Sozzi
30/04 Andrea Nacci
09/05 Moreno Burattini e Susanna Daniele
15/05 Lucia Bruni
22/05 Leonardo Gori
23/05 Emiliano Gucci e Marco Del Bucchia
30/05 Erminio Serniotti
05/06 Marco Innocenti e Elena Narbone (2)
ALTRE ORGANIZZAZIONI
ANNO 2004
Giugno Fondazione dell’associazione e presentazione del libro "Falso Binario" di Divier Nelli (presente anche l’autore), c/o il Caffè Cavour a Pistoia
ANNO 2005
29/03 Prima Cena Sociale a "Villa Patrizia" di Montecatini Alto (ospiti: Francesco Guccini, Loriano Macchiavelli, Enrico Solìto, Jacqueline Monica Magi)
27/05 Rappresentazione del Radiodramma "Il boia non attende" di John Dickson Carr, organizzata insieme al GAD di Pistoia, presso gli "Antichi Magazzini del Sale" del Palazzo Comunale di Pistoia (Patrocinio del Comune di Pistoia)
03-04/06 Due giorni "Gialla" presso la Sala Consiliare del Comune di Lamporecchio:
Mostra di cimeli e libri su Sherlock Holmes a cura del Dr. Gabriele Mazzoni; Conferenza sul tema "Il Giallo da Sherlock Holmes ai giorni nostri", con interventi di Enrico Solìto e Mario Spezi ( patrocinio del Comune di Lamporecchio)
21/08 Presentazione del libro di Roby Paglianti (presente anche l’autore) "Spaghetti e Delitti", presso la terrazza del Bagno Eugenia a Lido di Camaiore (LU); Organizzazione Club Amici del Giallo e Associazione Bagnini della Versilia; a cura di Leonardo Gori e di Giuseppe Prevìti.
ANNO 2006
9/02 Seconda Cena Sociale presso "La Belluccia" a Nievole, ospiti Loriano Macchiavelli, Marco Vichi, Enrico Solìto, Paola Alberti, Susanna Daniele, Fabio Baldassarri; Tema della serata: "Il delitto è servito : il cibo e i romanzi gialli".
02/04 Incontro con Joe R. Lansdale, Marco Vichi, Valerio Varesi e Matteo Bortolotti presso la Libreria Feltrinelli di Firenze: nell’occasione viene realizzato uno "speciale" per TVL
Maggio Incontri e conferenze presso il Museo Marino Marini di Pistoia, con il Patrocinio del Comune di Pistoia. Tema: "Le varie facce del Giallo":
05/05 Il Giallo e il Fumetto (relatore Pier Luigi Gaspa)
12/05 Il Giallo e il Cinema (relatore Giacomo Aloigi)
19/05 Il Giallo e l’Opera (relatore Fabrizio Mazzoncini)
18/5 e 29/6 Patrocinio "Cene con Delitto" (enigma da risolvere) c/o il ristorante "La Belluccia" di Nievole, a cura dell’associazione pisana fondata dalla scrittrice Paola Alberti.
25/07 Incontro con la scrittrice bolognese Grazia Verasani presso la Libreria Mondadori di Montecatini Terme (moderatrice: Faustina Tori, interventi di Stefano Fiori e di Giuseppe Prevìti) e presentazione dei suoi libri "Quo Vadis Baby" e "Velocemente da nessuna parte".
30/10 "Notte delle Foglie Morte, aspettando Halloween" cena annuale dell’associazione Amici del Giallo a Colle di Buggiano (PT)
17/11 Salotto letterario "Il Libro delle Otto" a Lucca (Rossana Giorgi Consorti) con Loriano Macchiavelli
18/11 Presentazione libro "Pistoia Gialla e Noir" nella Sala Sinodale Antico Palazzo dei Vescovi a Pistoia, in collaborazione con il Comune di Pistoia e la Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia.
Tra gli ospiti: Loriano Macchiavelli, Marco Vichi, Mario Spezi, Riccardo Cardellicchio, Matteo Bortolotti, Bruno Ialuna, Enrico Solìto, Paola Alberti, Riccardo Parigi, Massimo Sozzi, Daniele Nepi, Rossana Giorgi Consorti, Giuseppe Di Bernardo, Fabrizio Santucci.
Il libro è stato successivamente presentato a Lucca, salotto culturale Giorgi Consorti; Arezzo, Libreria Edison; Pisa, Salotto Paola Alberti; Montecatini Terme, Caffè Gambrinus e Viareggio, Struttura Comunale (periodo novembre / dicembre 2006).
ANNO 2007
30 marzo Presentazione libro "Pistoia Gialla e Noir" c/o Libreria Edison, Firenze
20 maggio Presentazione libro "Pistoia Gialla e Noir" e rappresentazione teatrale del GAD Pistoia (Franco Checchi, Paolo Nesi) del racconto di Riccardo Cardellicchio "D’agosto, all’improvviso" presso la Villa di Groppoli, Masotti (PT) su invito dell’associazione culturale "Amici di Groppoli"
21 maggio presentazione "Eva noir. Antologia rosa del giallo toscano" presso la sala sinodale del palazzo dei vescovi di Pistoia con il patrocinio del Comune di Pistoia e della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia. Erano presenti le autrici: Susanna Daniele, Emma Sangiovanni, Elena Torre, Marcella Malfatti, Lucia Bruni. Conduceva l’incontro Donatella Fabbri. Nei mesi successivi sono seguite numerose altre presentazioni del volume a Lucca, in Versilia e a Crema.


Abbiamo inoltre pubblicato i primi 4 numeri della nostra rivista/bollettino "GialloPistoia-News",
nel marzo 2005, febbraio e ottobre 2006, dicembre 2007.




INCONTRI SOCIALI 2007-2008
presso l’Enoteca "Da David" , Via Carducci n. 37, Pistoia (sede del Club)
30/10 Serata giallo-gastronomica "Novello rosso sangue" con lo scrittore Leonardo Gori che presenta il suo ultimo libro "Le ossa di Dio"
26/11 "Hitchcock" con Maurizio Tuci, esperto di cinematografia
11/12 "Sherlock Holmes" con Enrico Solìto e Gabriele Mazzoni
28/01 "Il cinema in giallo" con Maurizio Tuci
09/02 "A tutto giallo": gli autori Tommaso Jardella, Oscar Montani e Laura Vignali presentano i loro libri "La berretta del cuoco", "I misteri della terza luna" e "Tutta colpa di Amalia".
L'iniziativa è realizzata in collaborazione con l'editore Marco Del Bucchia.
25/02 "Noir Mediterraneo: Marsiglia, Barcellona, Atene e Algeri" con Giuseppe Prevìti, Susanna Daniele, Cristina Bianchi, Fabio Schiavetta (vedi resoconto sul blog)
31/03 "Noir Mediterraneo: Sardegna, Puglia e Sicilia" con Giuseppe Prevìti, Susanna Daniele, Cristina Bianchi, Fabio Schiavetta, Placido Panarello e Vitale Mundula (vedi resoconto sul blog)
08/04 "Il giallo nella fiction e negli sceneggiati televisivi".
Cena e conversazione con Giacomo Aloigi, avvocato e scrittore di romanzi gialli ("Buio" e "Sabbia in bocca", entrambi editi di Polistampa).


ALTRI APPUNTAMENTI
14/03 Simone Togneri, giallista lucchese, incontra il pubblico presso la Biblioteca Statale - Saloni Monumentali, Lucca.
Intervengono: Massimo Mannari, Giornalista de "Il Tirreno" e Giuseppe Prevìti, Direttore di "Giallo Pistoia TVL"

LE DOMENICHE DEL GIALLO
presso la Libreria Giunti al Punto
a cura di Giuseppe Prevìti
2007-2008
16/12 Michele Giuttari "Il basilisco"
13/01 Loriano Macchiavelli "Sarti Antonio e la via dell’inferno"
10/02 Valerio Varesi "Oro, incenso e polvere"
09/03 Pier Luigi Gaspa, Giulio Girello "La scienza tra le nuvole.
Da Pippo Newton a Mr. Fantastic"
13/04 Giampaolo Simi "Rosa elettrica"
11/05 Giulio Leoni "La crociata delle tenebre"


SERRAVALLE NOIR 2007
Sabato 30 Giugno
Rocca Nuova di Serravalle Pistoiese
in collaborazione con
Comune di Serravalle, Assessorato alla Cultura e CGIL Pistoia
Conduttore: Luca Crovi

"Premio Serravalle Noir" a Loriano Macchiavelli e Francesco Guccini
"Premio Furio Innocenti" a Marco Vichi
"Premio Lucia Prioreschi" a Claudia Salvatori
"Premio GialloPistoia" a Gianni Biondillo
Componenti della Commissione per Serravalle Noir 2007: Paola Alberti, Nilo Benedetti, Silvia Biagini, Graziano Braschi, Tommaso Cimenti, Marcello Cimino, Susanna Daniele, Stefano Fiori, Pier Luigi Gaspa, Rossana Giorni Consorti, Leonardo Gori, Jacqueline Monica Magi, Marco Morozzi, Riccardo Parigi, Roberto Pirani, Giuseppe Prevìti, Simona Querci, Francesco Rossano, Massimo Sozzi e il Presidente Onorario del Club Amici del Giallo, Enrico Solìto.
Manifestazioni collaterali:
"Insonne Day"
esibizione dal vivo di alcuni noti disegnatori di fumetti coordinati da Giuseppe Di Bernardo (Rocca Nuova, ore 17-24)
"Storia di una Storia" e "Una vita in nero"
mostra suddivisa in due parti avente come tema il fumetto "Diabolik" (Loggiato S. Michele, ore 20-23, a cura della casa editrice Astorina)
"Giallo & Noir all’italiana nei mille volti dell’editoria"(Oratorio della Vergine Assunta, ore 17,30)
dibattito condotto da Graziano Braschi e Mauro Smocovich.
Partecipano: Loriano Macchiavelli, Biagio Proietti, Maurizio Testa, Sabina Marcheschi, Enrico Solìto
SERRAVALLE NOIR 2008
Sabato 28 Giugno 2008
Rocca Nuova di Serravalle Pistoiese
in collaborazione con
Comune di Serravalle, Assessorato alla Cultura e CGIL PistoiaConvegniOratorio della Vergine Assunta ore 16.00 – 19.00"La figura dell'investigatore nel Giallo e nel Noir"
interventi di: Giacomo Aloigi, Cristina Bianchi, Giovanni Capecchi, Susanna Daniele, Chiara Guarascio, Luciano Luciani, Vitale Mundula, Daniele Nepi.
Coordina Giuseppe Previti (Club Amici del Giallo di Pistoia)
" Le indagini di Polizia Scientifica e RIS"
Interventi di: Linda Pagnini (Polizia Scientifica Pistoia), Dott. Begliuomini (Anatomopatologo e Medico Legale).
Coordina Jaqueline Monica Magi (magistrato)
Oratorio della Vergine Assunta
ore 19.15Premiazione Serravalle Noir 2008Presenta Luca Crovi
Sez. B.2 Storia a fumetti avente argomento Giallo o Noir di un autore debuttante. Erano presenti Gallieno Ferri (disegnatore di Zagor) e Moreno Burattini (sceneggiatore di Zagor)
Sez. C Racconto Giallo/Noir inedito di studenti della Scuola Media del Comune di Serravalle Pistoiese.
Rocca Nuovaore 18.00
I disegnatori Giuseppe Di Bernardo, Marcello Mangiantini e Gallieno Ferri eseguono disegni autografati di Dylan Dog, Zagor, Diabolik, L’Insonne.
Locali sopra le Logge di san Micheleore 20.00
Presentazione di un libro giallo su Serravalle PistoieseInaugurazione Mostre grafiche e fotografiche:
"La fabbrica dell'incubo: Dylan Dog e i suoi autori" a cura di Sergio Bonelli Editore" Zagor in Giallo" a cura di Moreno Burattini e Sergio Bonelli Editore" Serravalle in ...noir" a cura della Associazione culturale "Imago" di Pisa Le mostre resteranno aperte fino al 6 Luglio ogni sera dalle 21.00 alle 23.00
Venerdì 4 luglio 2008
Rocca Nuova di Serravalle Pistoiese
Ore 20.30
Il G.A.D. di Pistoia presenta:
Lettura di un radiodramma di Cornell Woolrich
Attori: Franco Checchi, Paolo Nesi, Elvio Norcia, Claudia Coppola Bottazzi, Mariella Biagini

"Premio Serravalle Noir" a Massimo Carlotto
"Premio Furio Innocenti" a Mario Spezi
"Premio Lucia Prioreschi" a Lucia Bruni
"Premio Giallo Pistoia" a Diana Lama
"Premio Graphic Novel" a Francesco Ripoli
Conduttore: Marcello Cimino, Vice Presidente Premio "Orme Gialle" di Pontedera
Intervengono: Matteo Bortolotti, Presidente Associazione Scrittori Mystery Bologna, Stefano Fiori e Giuseppe Prevìti.

sabato 26 luglio 2008

APPUNTAMENTI ESTIVI PER GIALLOFILI IMPENITENTI

Incontri condotti da Giuseppe Prevìti sulla terrazza del Bagno Eugenia del Lido di Camaiore (LU) alle ore 18
26 luglio - "Quando il cuoco indaga" con Oscar Montani e Vanna Costa
9 agosto – "Un’inquilina particolare" di Emiliano Gucci e "Interessi in comune" di Vanni Santoni
18 agosto – "Il segreto di Raffaello" di Lucia Bruni e "Sulla scena dl crimine" di Chiara Guarascio
Il 1 agosto nel palazzo Paolina Bonaparte di Viareggio alle ore 21 Livio Macchi parlerà del suo libro "Tre storie ingannevoli".
Festival letterario di Barga (LU)
7 agosto alle ore 21 "Il segreto di Raffaello" di Lucia Bruni
10 agosto alle ore 21 "Rosa elettrica" di Giampaolo Simi
Tutte le presentazioni sono condotte da Giuseppe Prevìti

“Delitti in provincia” sul Montalbano

La proloco di S. Baronto, che ringraziamo di cuore per la gentilezza e disponibilità, ha offerto la possibilità all’Associazione Giallo Pistoia di farsi conoscere anche sulle pendici del Montalbano.
Il tema scelto per la serata era "Delitti in provincia" e Cristina Bianchi ha introdotto l’argomento prendendo le mosse dai più recenti fatti di cronaca nera balzati alla ribalta di tutti i giornali e in tanti talk show televisivi. Ha sottolineato quindi come gran parte di questi delitti siano stati consumati in piccoli centri, sia all’interno della famiglia (Cogne, Novi Ligure) che nel vicinato (Erba) e tra i conoscenti. Tanti delitti irrisolti, uno per tutti quello del mostro di Firenze, con spiacevoli strascichi giudiziari anche per il giornalista-scrittore Mario Spezi, ha aggiunto il presidente dell’Associazione Giuseppe Previsti. Di delitti in provincia hanno scritto anche alcuni dei più affermati giallisti in un’antologia pubblicata nel 2007 da Guanda proprio con questo titolo.
Sono stati quindi presentate le tre antologie edite da Marco Del Bucchia nel 2006 e nel 2007. Si tratta, in ordine cronologico, di "Pistoia gialla e noir" composta da dodici racconti il cui filo conduttore è l’ambientazione pistoiese, intendendo città, dintorni e provincia. Giuseppe ha parlato della genesi di questa prima opera. Stava affermandosi la moda delle antologie e molte città toscane ne avevano già una. "Perché non anche Pistoia?" fu la riflessione fatta insieme all’editore. Cominciò così l’avventura editoriale che ha dato altri due frutti: "Eva noir" con il sottotitolo 2Antologia rosa del giallo toscano", a cui hanno partecipato scrittrici che hanno dato vita a protagoniste femminili per le loro storie gialle e infine "Delitti per sport" in cui lo sport è parte integrante o sfondo dei racconti. Gli sport sono i più vari: dai più popolari come il calcio e il ciclismo, all’atletica leggera, l’equitazione, il nuoto.
Susanna Daniele ha parlato dei suoi racconti presenti in tutte e tre le antologie e in particolare di "Dente per dente", racconto ambientato proprio a San Baronto con le sue gare di corse con i carretti.
Bruno Ialuna, professore montecatinese, ha parlato della genesi del suo libro "Un’ombra dietro il cuore" e di ciò che più gli interessa raccontare: Montecatini e le sue caratteristiche di cittadina apparentemente tranquilla di giorno ma turbolenta durante la notte.
Ha citato alcuni fatti di cronaca nera, come l’uccisione di alcune prostitute, che aveva anticipato nei suoi racconti, e dell’invenzione del personaggio seriale di un commissario "di carta" a cui ne corrisponde uno in carne ed ossa. Il suo essere professore anche quando scrive gialli si è percepito chiaramente quando ha parlato della funzione del libro come oggetto che fa riflettere, sia nel momento della critica che dell’adesione alla visione dello scrittore.
Cristina ha concluso la serata elencando alcuni del delitti accaduti in provincia negli ultimi dodici anni. Come a dire: "Anche noi non ci facciamo mancare nulla…", ma soprattutto è necessario prendere atto che le passioni umane non hanno confini e sono le stesse a tutte le latitudini, nel bene e nel… giallo.

Cerca nel blog